Scandaloso e sperimentale, irriverente, impietosamente provocatorio, visionario nella trama e nel linguaggio, Il bicchiere peggiore possibile è una commedia sarcastica e iperbolica, “scostumata”, fuori dai normali schemi letterari. È un libro da leggere e rileggere, geniale e sregolato, capace di sorprendere e trascinare in un mondo beffardo fatto di satira e fantasia. Con acrobatica inventiva stilistica descrive l’uomo del XXIII secolo come caricatura di quello del XXI: la civiltà del futuro è una graffiante parodia di quella presente, è il suo (in)verosimile sviluppo, quello peggiore possibile.
L’inatteso arrivo di un gruppo di viaggiatori minaccia la tranquilla abulia di un tragicomico terzetto di squattrinati asociali e alcolizzati, isolati nel deserto di uno sperduto asteroide. Dai portelli di un razzo-pullman sbarcano miliardari eccentrici e inventori isterici, robot militari e androidi rivoluzionari, una squinternata banda di samba-jazzisti, una zitella “cronica” e sdolcinata, un’anziana vedova svampita, una scienziata sadica e ninfomane, due folli poliziotti in caccia di una misteriosa spia aliena. All’omologazione in una società che ritiene insopportabile e demenziale il “leader” dei tre bizzarri protagonisti preferirà la propria beata emarginazione.
L’UOMO, LO SPAZIO E L’IDIOZIA
Una giustificazione a Il bicchiere peggiore possibile
Scandaloso e sperimentale, irriverente, impietosamente provocatorio, visionario nella trama e nel linguaggio, Il bicchiere peggiore possibile è una commedia sarcastica e iperbolica, “scostumata”, fuori dai normali schemi letterari. È un libro da leggere e rileggere, geniale e sregolato, capace di sorprendere e trascinare in un mondo beffardo fatto di satira e fantasia. Con acrobatica inventiva stilistica descrive l’uomo del XXIII secolo come caricatura di quello del XXI: la civiltà del futuro è una graffiante parodia di quella presente, è il suo (in)verosimile sviluppo, quello peggiore possibile.
L’inatteso arrivo di un gruppo di viaggiatori minaccia la tranquilla abulia di un tragicomico terzetto di squattrinati asociali e alcolizzati, isolati nel deserto di uno sperduto asteroide. Dai portelli di un razzo-pullman sbarcano miliardari eccentrici e inventori isterici, robot militari e androidi rivoluzionari, una squinternata banda di samba-jazzisti, una zitella “cronica” e sdolcinata, un’anziana vedova svampita, una scienziata sadica e ninfomane, due folli poliziotti in caccia di una misteriosa spia aliena. All’omologazione in una società che ritiene insopportabile e demenziale il “leader” dei tre bizzarri protagonisti preferirà la propria beata emarginazione.
L’UOMO, LO SPAZIO E L’IDIOZIA
Una giustificazione a Il bicchiere peggiore possibile
Mauro Pagliai, 2010
Pagine: 132
Caratteristiche: br.
Formato: 12,2x21
ISBN: 978-88-564-0125-7
Collana:
Biblioteca di Letteratura, 19
Settore: