Catalogo della mostra allestita al Museo della Ceramica di Montelupo tra il 19 giugno e 31 ottobre 2010, il volume fornisce una ricostruzione filologica delle forniture ceramiche destinate alla conservazione dei medicamenti nelle “spezierie” preindustriali. La prima parte è dedicata alle maioliche delle spezierie ospedaliere: Santa Maria Nuova, Santa Chiara a Pisa, L’ospedale degli Innocenti, L’ospedale del Ceppo a Pistoia, L’ospedale di Santa Fina a San Gimignano, L’ospedale Serristori a Figline. La seconda riguarda le spezierie conventuali: Farmacia dell’Annunziata, Santa Maria Novella, San Marco, Farmacia della Carità, Santa Chiara, Certosa, Farmacia francescana, Farmacia domenicana. Argomento della terza e ultima parte sono i privati esercizi di spezieria (ove operavano appunto gli speziali): Le spezierie storiche di Firenze: un tentativo di censimento, Spezierie con simbologia religiosa, Spezierie con stemmi gentilizi e di istituzioni non ospedaliere, Spezierie con simboli diversi, Spezierie con simboli e stemmi di richiamo incerto, Spezierie con simboli gentilizi, Sigilli letterati e monogrammi, Stemma Mediceo.
Ricercando l’appartenenza delle diverse serie di manufatti, grazie a un paziente lavoro di indagine sui simboli più o meno evidenti e sulle immagini evocative che molti dei superstiti vasi mostrano, Fausto Berti giunge a costruire per la prima volta una mappa ben articolata delle dotazioni vascolari da farmacia esistenti nell’“area fiorentina”, ambito storicogeografico che egli definisce con precisione in rapporto alla problematica trattata. Trattando le maioliche da spezieria attraverso il filo rosso dell’organizzazione sanitaria dello Stato fiorentino, l’opera apre nuovi orizzonti per lo studio storico e sociale di questi contenitori. L’adozione di criteri scientifici, volti ad evidenziare l’intera rappresentatività delle maioliche, in vista della fondazione di una matura “storia della ceramica”, introduce lo studio in un territorio largamente inesplorato: benché l’argomento del volume sia tutt’altro che inedito, nuovo è il contenuto, al centro del quale non sta tanto l’aspetto estetico dei manufatti – che pure non è trascurato – bensì il loro significato storico. In tal modo il volume, arricchito da un’Appendice con un raro inventario di spezieria del XVII secolo trascritto e annotato da Mario Mantovani, segna un punto fermo per una nuova stagione di indagini sulla ceramica da farmacia.
Presentazione di Rossana Mori.
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This catalogue from the 2010 exhibition at the Museum of Ceramics in Montelupo documents in detail, and with ample illustrations, the ceramic vessels used to store medicine and pharmaceuticals in the pre-industrial era. Specialists trace the history of these ceramics, including not only their artistic value, but also their contribution to the history of medicine.
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Polistampa, 2010
Pagine: 224
Caratteristiche: oltre 250 ill. col., br.
Formato: 24x31
ISBN: 978-88-596-0797-7
Settori: