Un’autobiografia famigliare dal bisnonno sassone tecnico in una miniera toscana ai giorni nostri senza soluzione di continuità. Anche se non di continuità si tratta, ma di compresenza dato che si procede per evocazioni e i personaggi si intrecciano in tempi diversi, chiamati in scena da motivi a volte espliciti a volte reconditi. Tornando spesso per essere rivisti in altro contesto, arricchiti da continue ripetizioni che sono cambiamenti di prospettiva.
Un modo di procedere che affabula, con l’evidenza di un perpetuo presente nel ricordo, ciò che via via si impone alla mente dell’autore: Giorgio Weber, uno scienziato di 87 anni, che scrive le memorie di famiglia per i suoi figli e nipoti, abbandonandosi al fascino dei richiami di un tempo perduto.
Che tanto perduto forse non è, se ci si lascia prendere e avvolgere, pagina dopo pagina, dalla sottile e fortissima rete della famiglia.
Introduzione di Mario Graziano Parri
Un’autobiografia famigliare dal bisnonno sassone tecnico in una miniera toscana ai giorni nostri senza soluzione di continuità. Anche se non di continuità si tratta, ma di compresenza dato che si procede per evocazioni e i personaggi si intrecciano in tempi diversi, chiamati in scena da motivi a volte espliciti a volte reconditi. Tornando spesso per essere rivisti in altro contesto, arricchiti da continue ripetizioni che sono cambiamenti di prospettiva.
Un modo di procedere che affabula, con l’evidenza di un perpetuo presente nel ricordo, ciò che via via si impone alla mente dell’autore: Giorgio Weber, uno scienziato di 87 anni, che scrive le memorie di famiglia per i suoi figli e nipoti, abbandonandosi al fascino dei richiami di un tempo perduto.
Che tanto perduto forse non è, se ci si lascia prendere e avvolgere, pagina dopo pagina, dalla sottile e fortissima rete della famiglia.
Introduzione di Mario Graziano Parri
Polistampa, 2010
Pagine: 112
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-0701-4
Settori: