Il libro percorre, attraverso gli incontri svoltisi all’Accademia degli Incamminati dal maggio 2004 al novembre 2007, un multiplo itinerario attraverso il laborioso farsi nazionale della lingua italiana, la sua memoria e le sue future proiezioni. Ovvero, “chi è, da dove viene, dove va”: declinabile, anche, come “chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo”, se la lingua che abbiamo imparato per prima, che usiamo nel nostro quotidiano a casa e per strada, con cui cerchiamo di comunicarci vicendevolmente pensieri, affetti, sentimenti, la lingua che correntemente parliamo, scriviamo e leggiamo altro non è che lo specchio della nostra identità di popolo e di individui. Riscoprirne l’inesausta ricchezza (le mille e una lingua), riattingere al suo secolare patrimonio, amarne le mille sfumature, rinnovarla con innesti fecondi, favorirne il raffronto dinamico con le altre lingue sono solo alcuni dei suggerimenti che possono arrivare a chi oggi prenderà in mano questi atti, che sia stato presente agli incontri di quelle tornate o che si trovi ora, da lettore, a ripercorrere le stazioni di un appassionato viaggio dentro la nostra lingua.
Premessa di Simona Costa. Contributi di Luciano Alberti, Antonio Bandini, Fernando Bandini, Pippo Baudo, Edmondo Berselli, Marino Biondi, Bruno Bottai, Francesco Casetti, Pier Ferdinando Casini, Gigliola Cinquetti, Monica Cioci, Guido Davico Bonino, Paola Facchina Corradi, Stefano Folli, Daniela Goldin Folena, Natale Graziani, Riccardo Gualdo, Vincenzo Guizzi, Felice Liperi, Gilberto Lonardi, Stefano Maroni, Amoreno Martellini, Beppe Navello, Giorgio Pagano, Rita Palanza, Antonio Paolucci, Antonio Patuelli, Guglielmo Pescatore, Ezio Raimondi, Francesco Sabatini, Carlo Sisi, Pietro Trifone, Pamela Villoresi, Enrico Vinci, Generale Ziliani.
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Il libro percorre, attraverso gli incontri svoltisi all’Accademia degli Incamminati dal maggio 2004 al novembre 2007, un multiplo itinerario attraverso il laborioso farsi nazionale della lingua italiana, la sua memoria e le sue future proiezioni. Ovvero, “chi è, da dove viene, dove va”: declinabile, anche, come “chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo”, se la lingua che abbiamo imparato per prima, che usiamo nel nostro quotidiano a casa e per strada, con cui cerchiamo di comunicarci vicendevolmente pensieri, affetti, sentimenti, la lingua che correntemente parliamo, scriviamo e leggiamo altro non è che lo specchio della nostra identità di popolo e di individui. Riscoprirne l’inesausta ricchezza (le mille e una lingua), riattingere al suo secolare patrimonio, amarne le mille sfumature, rinnovarla con innesti fecondi, favorirne il raffronto dinamico con le altre lingue sono solo alcuni dei suggerimenti che possono arrivare a chi oggi prenderà in mano questi atti, che sia stato presente agli incontri di quelle tornate o che si trovi ora, da lettore, a ripercorrere le stazioni di un appassionato viaggio dentro la nostra lingua.
Premessa di Simona Costa. Contributi di Luciano Alberti, Antonio Bandini, Fernando Bandini, Pippo Baudo, Edmondo Berselli, Marino Biondi, Bruno Bottai, Francesco Casetti, Pier Ferdinando Casini, Gigliola Cinquetti, Monica Cioci, Guido Davico Bonino, Paola Facchina Corradi, Stefano Folli, Daniela Goldin Folena, Natale Graziani, Riccardo Gualdo, Vincenzo Guizzi, Felice Liperi, Gilberto Lonardi, Stefano Maroni, Amoreno Martellini, Beppe Navello, Giorgio Pagano, Rita Palanza, Antonio Paolucci, Antonio Patuelli, Guglielmo Pescatore, Ezio Raimondi, Francesco Sabatini, Carlo Sisi, Pietro Trifone, Pamela Villoresi, Enrico Vinci, Generale Ziliani.
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Polistampa, 2009
A cura di:
Pagine: 304
Caratteristiche: br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-0649-9
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