Un realizzatore di banchetti professionista racconta assieme alla moglie, suo braccio destro, tutta la tradizione culinaria toscana: come le ricette siano nate, quali origini abbiano avuto i loro nomi, come si siano sviluppate nei secoli e quali aneddoti e curiosità vi siano legati. “Di libri di cucina – spiegano Mauro Montanelli e Licia Lari – ce ne sono tanti e un altro potrebbe essere inutile” ma questo, che non vuol essere solo un libro di ricette, ricostruisce tutti i modi e gli episodi divertenti della Toscana antica a tavola, permettendo di conoscere anche le personalità di chi mangiava e, nello stesso tempo, le civiltà del passato. Dopo aver rievocato, naturalmente anche attraverso le ricette, il cucinare e lo stare a tavola dei primi abitanti dell’Etruria, della Toscana romana, medievale e rinascimentale, gli autori dedicano un’ampia sezione alla tradizione e alla cucina delle nostre nonne, dal brodo “del parto” alla minestra di centopelle, dalla lepre in dolcefforte alla trippa castellana, dalle ciliegie cotte nel vino ai cavallucci e ai berriquocoli. Non un libro sulla storia del cibo quindi, ma piuttosto “sulle storie del cibo”.
Arricchito e reso agevole da indici analitici e per epoca, il libro si avvale di un apparato di illustrazioni tratte da ricettari antichi e raccoglie, in tutto, oltre 300 ricette, rievocando in modo esaustivo la tradizione gastronomica toscana.
I edizione: dicembre 2005
II edizione: gennaio 2009
I ristampa: marzo 2010
Formato PDF
Un realizzatore di banchetti professionista racconta assieme alla moglie, suo braccio destro, tutta la tradizione culinaria toscana: come le ricette siano nate, quali origini abbiano avuto i loro nomi, come si siano sviluppate nei secoli e quali aneddoti e curiosità vi siano legati. “Di libri di cucina – spiegano Mauro Montanelli e Licia Lari – ce ne sono tanti e un altro potrebbe essere inutile” ma questo, che non vuol essere solo un libro di ricette, ricostruisce tutti i modi e gli episodi divertenti della Toscana antica a tavola, permettendo di conoscere anche le personalità di chi mangiava e, nello stesso tempo, le civiltà del passato. Dopo aver rievocato, naturalmente anche attraverso le ricette, il cucinare e lo stare a tavola dei primi abitanti dell’Etruria, della Toscana romana, medievale e rinascimentale, gli autori dedicano un’ampia sezione alla tradizione e alla cucina delle nostre nonne, dal brodo “del parto” alla minestra di centopelle, dalla lepre in dolcefforte alla trippa castellana, dalle ciliegie cotte nel vino ai cavallucci e ai berriquocoli. Non un libro sulla storia del cibo quindi, ma piuttosto “sulle storie del cibo”.
Arricchito e reso agevole da indici analitici e per epoca, il libro si avvale di un apparato di illustrazioni tratte da ricettari antichi e raccoglie, in tutto, oltre 300 ricette, rievocando in modo esaustivo la tradizione gastronomica toscana.
I edizione: dicembre 2005
II edizione: gennaio 2009
I ristampa: marzo 2010
Formato PDF
Sarnus, 2005
Pagine: 280
Caratteristiche: ill. b/n, cart.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-563-0020-8
Collana:
Il Segnalibro, 15
Settori: