Un lieve ma profondo “romanzo” formato da racconti, storie autobiografiche, piccoli saggi di costume.
Ogni brano rimanda a qualche altro in una rete linguistica, biografica, sentimentale. “Come certi disegni coi pastelli a cera che facevo a scuola, incidendo strati sovrapposti a scoprire la trama sottostante”, alla superficie di questi testi così differenti emergono sorprendenti connessioni che rivelano un’unica trama segreta. Il protagonista di molti brani, Charles Cros, non è frutto di fantasia esterofila. È una combinazione del caso, come rivela verso la fine il racconto Assenzio (Sulla vera identità di Charles Cros). Altri personaggi sono sospesi tra ricordo, realtà e fantasia, tra le più nitide figure dei famigliari e scorci di città, principalmente Bologna e Parma, teatro per Mazzacurati di sentimenti, di memorie.
Riferendosi allo scontro fra toro e matador nella corrida, il titolo allude al sentimento umano più caro all’autore: la compassione.
«Mazzacurati rimanda a mondi ulteriori e porta queste strane prose inclassificabili a pieno titolo ai vertici di quelli che Calvino chiamava “racconti straordinari”» (Ernestina Pellegrini dalla Postfazione)
Un lieve ma profondo “romanzo” formato da racconti, storie autobiografiche, piccoli saggi di costume.
Ogni brano rimanda a qualche altro in una rete linguistica, biografica, sentimentale. “Come certi disegni coi pastelli a cera che facevo a scuola, incidendo strati sovrapposti a scoprire la trama sottostante”, alla superficie di questi testi così differenti emergono sorprendenti connessioni che rivelano un’unica trama segreta. Il protagonista di molti brani, Charles Cros, non è frutto di fantasia esterofila. È una combinazione del caso, come rivela verso la fine il racconto Assenzio (Sulla vera identità di Charles Cros). Altri personaggi sono sospesi tra ricordo, realtà e fantasia, tra le più nitide figure dei famigliari e scorci di città, principalmente Bologna e Parma, teatro per Mazzacurati di sentimenti, di memorie.
Riferendosi allo scontro fra toro e matador nella corrida, il titolo allude al sentimento umano più caro all’autore: la compassione.
«Mazzacurati rimanda a mondi ulteriori e porta queste strane prose inclassificabili a pieno titolo ai vertici di quelli che Calvino chiamava “racconti straordinari”» (Ernestina Pellegrini dalla Postfazione)
Polistampa, 2008
Pagine: 208
Caratteristiche: br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-0482-2
Collana:
Selezione Narrativa Polistampa, 36
Settori: