
È un’efficace sintesi della storia del trasporto pubblico fiorentino, dai suoi primordi fino ai giorni nostri e alle tanto discusse prospettive per il futuro.
Solo nel 1865, diventando capitale, Firenze si dotò del primo servizio di trasporto pubblico urbano (mediante omnibus) grazie alle modifiche apportate all’assetto cittadino dall’architetto Poggi, con pesanti demolizioni e la costruzione dei viali di circonvallazione. Si trattava di un servizio di carrozze trainate da cavalli che recavano insegne di colore diverso, per essere immediatamente distinte anche dai numerosi analfabeti. Solo nel 1907 si cominciò ad adottare un sistema di numerazione per differenziare le linee, che in breve tempo divennero 7 e arrivarono a trasportare oltre 3 milioni di passeggeri l’anno, in un arco orario d’esercizio dalle prime ore del mattino fin oltre alla mezzanotte. Dalla fine dell’Ottocento si passò progressivamente a un sistema di tranvie a “verghe”, come furono battezzati in città i binari, inaugurato il 5 aprile 1879. Con esso nasce la diatriba tra le diciture “tramvia” e “tranvia” (dall’inglese tramway) e ogni altra conseguenza pensabile nell’immaginario fiorentino: canzoni, battute, libri, stornelli, insieme a una nuova singolare popolazione, “quelli di’ tranvai” (il fattorino, il bigliettaio, l’autista) alcuni dei quali sono divenuti vere e proprie leggende metropolitane. Inizialmente trainati da cavalli, per un breve periodo a vapore, i tram divennero elettrici ai primi del Novecento. Dopo le vicissitudini della prima e seconda guerra mondiale nacque ATAF, che fu inizialmente impegnata in una quasi totale ricostruzione delle linee e del parco macchine, superando anche i danni causati dall’alluvione del 1966. Dagli anni ’60 il trasporto passò da ferro a gomma e i tram furono progressivamente sostituiti prima da filobus, poi da autobus e infine da mezzi elettrici, fino all’ultimo progetto che mira a riportare il tram in città, più di cento anni dopo la sua prima comparsa in città.
Illustrazioni ed elaborazioni grafiche di Lorenzo Cosi. Foto originali di Andrea Corsini.
È un’efficace sintesi della storia del trasporto pubblico fiorentino, dai suoi primordi fino ai giorni nostri e alle tanto discusse prospettive per il futuro.
Solo nel 1865, diventando capitale, Firenze si dotò del primo servizio di trasporto pubblico urbano (mediante omnibus) grazie alle modifiche apportate all’assetto cittadino dall’architetto Poggi, con pesanti demolizioni e la costruzione dei viali di circonvallazione. Si trattava di un servizio di carrozze trainate da cavalli che recavano insegne di colore diverso, per essere immediatamente distinte anche dai numerosi analfabeti. Solo nel 1907 si cominciò ad adottare un sistema di numerazione per differenziare le linee, che in breve tempo divennero 7 e arrivarono a trasportare oltre 3 milioni di passeggeri l’anno, in un arco orario d’esercizio dalle prime ore del mattino fin oltre alla mezzanotte. Dalla fine dell’Ottocento si passò progressivamente a un sistema di tranvie a “verghe”, come furono battezzati in città i binari, inaugurato il 5 aprile 1879. Con esso nasce la diatriba tra le diciture “tramvia” e “tranvia” (dall’inglese tramway) e ogni altra conseguenza pensabile nell’immaginario fiorentino: canzoni, battute, libri, stornelli, insieme a una nuova singolare popolazione, “quelli di’ tranvai” (il fattorino, il bigliettaio, l’autista) alcuni dei quali sono divenuti vere e proprie leggende metropolitane. Inizialmente trainati da cavalli, per un breve periodo a vapore, i tram divennero elettrici ai primi del Novecento. Dopo le vicissitudini della prima e seconda guerra mondiale nacque ATAF, che fu inizialmente impegnata in una quasi totale ricostruzione delle linee e del parco macchine, superando anche i danni causati dall’alluvione del 1966. Dagli anni ’60 il trasporto passò da ferro a gomma e i tram furono progressivamente sostituiti prima da filobus, poi da autobus e infine da mezzi elettrici, fino all’ultimo progetto che mira a riportare il tram in città, più di cento anni dopo la sua prima comparsa in città.
Illustrazioni ed elaborazioni grafiche di Lorenzo Cosi. Foto originali di Andrea Corsini.
Aida, 2007
Pagine: 156
Caratteristiche: ill. b/n e col., br.
Formato: 11,5x20
ISBN: 978-88-8329-066-4
Settori: