Chiamata dal fondatore Leonida Rèpaci al ruolo di segretaria (e giurata), Gabriella Sobrino è stata per quarant’anni testimone e protagonista di quello che fu subito definito «il più grande evento culturale dell’estate italiana». Attraverso ben cinque presidenze (dopo Rèpaci, quelle di Sapegno, Villari, Garboli e Siciliano), lei è stata il punto di riferimento in una competizione che ha chiamato sulla scena il gotha intellettuale dell’intero secondo Novecento. «Anima instancabile e memoria storica del Viareggio» come è stata definita da Cesare Garboli, Gabriella Sobrino di questo libro è la voce narrante: non soltanto di moltissime storie di libri e autori ma anche del retroscena di sentimenti e risentimenti, attese e delusioni, manovre editoriali e impuntature di primedonne che lei ha via via registrato da quel suo privilegiato osservatorio.
Chiamata dal fondatore Leonida Rèpaci al ruolo di segretaria (e giurata), Gabriella Sobrino è stata per quarant’anni testimone e protagonista di quello che fu subito definito «il più grande evento culturale dell’estate italiana». Attraverso ben cinque presidenze (dopo Rèpaci, quelle di Sapegno, Villari, Garboli e Siciliano), lei è stata il punto di riferimento in una competizione che ha chiamato sulla scena il gotha intellettuale dell’intero secondo Novecento. «Anima instancabile e memoria storica del Viareggio» come è stata definita da Cesare Garboli, Gabriella Sobrino di questo libro è la voce narrante: non soltanto di moltissime storie di libri e autori ma anche del retroscena di sentimenti e risentimenti, attese e delusioni, manovre editoriali e impuntature di primedonne che lei ha via via registrato da quel suo privilegiato osservatorio.
Mauro Pagliai, 2008
Pagine: 398
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-564-0015-1
Collana:
Cronaca e storia | Biblioteca di ricerca, 1
Settore: