Avevo freddo sotto le coperte.
Sono sceso, la caldaia era spenta.
Sono stato un po’ così, mi diverte
l’evidenza silenziosa: diventa
compagna discreta, ma non inerte,
della vita che ha bisogno, che stenta
a fermarsi e che per guardarsi vera,
si sveglia, sorride di quel che era.
Una scrittura dove ogni ‘quadro’ possiede una tale potenzialità che al suo interno potrebbe essere nascosto un romanzo…
un convivio dell’umorismo con l’incertezza…
una base organizzativa che privilegia il senso simbolico della ricerca interiore…
una combinazione innovatrice tra diverse risorse poetiche che cercano la rappresentazione del linguaggio come incantamento…
Dalla prefazione di Isaac Goldemberg
Avevo freddo sotto le coperte.
Sono sceso, la caldaia era spenta.
Sono stato un po’ così, mi diverte
l’evidenza silenziosa: diventa
compagna discreta, ma non inerte,
della vita che ha bisogno, che stenta
a fermarsi e che per guardarsi vera,
si sveglia, sorride di quel che era.
Una scrittura dove ogni ‘quadro’ possiede una tale potenzialità che al suo interno potrebbe essere nascosto un romanzo…
un convivio dell’umorismo con l’incertezza…
una base organizzativa che privilegia il senso simbolico della ricerca interiore…
una combinazione innovatrice tra diverse risorse poetiche che cercano la rappresentazione del linguaggio come incantamento…
Dalla prefazione di Isaac Goldemberg
Polistampa, 2007
Pagine: 72
Caratteristiche: br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-0198-2
Collana:
Dalla stanza | Collana di poesia, 1
Settore:
Vedi: