
ABISSO
Un tavolo
di cibi e di ricordi,
di pallidi fantasmi,
sta tra le nostre mani
congiunte,
nel ritorno verso casa.
Aspetti forse un cenno
che il mio amore ti deve,
ma che resta
rappreso nella gola.
Ora non ho la forza
nemmeno di un conforto.
Ti sto lasciando sola,
e tu sei come l’aria
che respiro.
“… Il Nastro di Möbius è un viaggio sinfonico nelle memorie dell’autore. Il quale torna addirittura indietro più ancora di quanto ha fatto nel primo suo libro, rispolverando – è davvero il caso di dirlo – i panni sporchi nell’armadio dell’adolescenza, e raccontando, come sfogliando un vecchio album, le foto più significative della sua formazione esistenziale. La freschezza del ricordo è nella stessa tramatura dei versi, quasi di giovinetto pronto (e inesperto) a cogliere, assaporare la vita, a impadronirsi (magari!) di un momento vitale…” (Giuseppe Napolitano).
«… questi componimenti sembrano affrontare temi che appartengono a tutti e invece, se si nota bene, c’è tutta una serie di riflessioni sulla frantumazione dell’esistenza responsabile dell’angoscia dell’uomo contemporaneo. Per fortuna poi Pierluisi sa entrare nella chiarezza del vivere superando i muri e affidandosi all’amore, luce che sa sciogliere i nodi dell’essere…” (Luigi Reina).
ABISSO
Un tavolo
di cibi e di ricordi,
di pallidi fantasmi,
sta tra le nostre mani
congiunte,
nel ritorno verso casa.
Aspetti forse un cenno
che il mio amore ti deve,
ma che resta
rappreso nella gola.
Ora non ho la forza
nemmeno di un conforto.
Ti sto lasciando sola,
e tu sei come l’aria
che respiro.
“… Il Nastro di Möbius è un viaggio sinfonico nelle memorie dell’autore. Il quale torna addirittura indietro più ancora di quanto ha fatto nel primo suo libro, rispolverando – è davvero il caso di dirlo – i panni sporchi nell’armadio dell’adolescenza, e raccontando, come sfogliando un vecchio album, le foto più significative della sua formazione esistenziale. La freschezza del ricordo è nella stessa tramatura dei versi, quasi di giovinetto pronto (e inesperto) a cogliere, assaporare la vita, a impadronirsi (magari!) di un momento vitale…” (Giuseppe Napolitano).
«… questi componimenti sembrano affrontare temi che appartengono a tutti e invece, se si nota bene, c’è tutta una serie di riflessioni sulla frantumazione dell’esistenza responsabile dell’angoscia dell’uomo contemporaneo. Per fortuna poi Pierluisi sa entrare nella chiarezza del vivere superando i muri e affidandosi all’amore, luce che sa sciogliere i nodi dell’essere…” (Luigi Reina).
Polistampa, 2007
Pagine: 128
Caratteristiche: br.
br.
Formato: 14x21
ISBN: 978-88-596-0165-4
Collana:
Sagittaria | Laboratorio, 2
Settore: