Tra prosa e poesia, narratività e suggestione metafisica, i racconti di Menotti Galeotti propongono un affascinante modo di raccontare storie, libero dagli schemi narrativi tradizionali e in perfetta simbiosi con i “lampi” visibili e sensibili promanati direttamente dal corso naturale degli eventi.
Esistono attori, tempi, luoghi ma a far da padroni nello scorrere della narrazione sono i meta-elementi narrativi, le figure “naturali” dalle quali tutto si diparte verso un fine ancora sconosciuto.
“Al diradarsi delle nubi, la luna si svelò, lui ebbe un brivido, accelerò il passo… si tuffò nella discesa… e via via l’orizzonte si allargava mostrando una pallida linea di luce” (da La fuga)
Prefazione di Rodolfo Tommasi
Tra prosa e poesia, narratività e suggestione metafisica, i racconti di Menotti Galeotti propongono un affascinante modo di raccontare storie, libero dagli schemi narrativi tradizionali e in perfetta simbiosi con i “lampi” visibili e sensibili promanati direttamente dal corso naturale degli eventi.
Esistono attori, tempi, luoghi ma a far da padroni nello scorrere della narrazione sono i meta-elementi narrativi, le figure “naturali” dalle quali tutto si diparte verso un fine ancora sconosciuto.
“Al diradarsi delle nubi, la luna si svelò, lui ebbe un brivido, accelerò il passo… si tuffò nella discesa… e via via l’orizzonte si allargava mostrando una pallida linea di luce” (da La fuga)
Prefazione di Rodolfo Tommasi