VITE
Nera ormai, sradicata
dal suolo indurito,
crocifissa stai, sospesa
all’ulivo dalla breve
chioma
selvatica d’incuria.
L’autrice offre, attraverso il suggestivo linguaggio della poesia, un incantevole itinerario costellato di forme sensibili, creature della natura e sinuose geometrie. La parola si iscrive sulle pagine come istantanea di impressioni e conoscenze di un mondo con il quale l’autrice dialoga costantemente. Note di viaggio per additare con un gesto il fine dell’arte della poesia: “essere culla, modellato guscio d’ogni gheriglio”.
Prefazione di Francesco Giuntini
VITE
Nera ormai, sradicata
dal suolo indurito,
crocifissa stai, sospesa
all’ulivo dalla breve
chioma
selvatica d’incuria.
L’autrice offre, attraverso il suggestivo linguaggio della poesia, un incantevole itinerario costellato di forme sensibili, creature della natura e sinuose geometrie. La parola si iscrive sulle pagine come istantanea di impressioni e conoscenze di un mondo con il quale l’autrice dialoga costantemente. Note di viaggio per additare con un gesto il fine dell’arte della poesia: “essere culla, modellato guscio d’ogni gheriglio”.
Prefazione di Francesco Giuntini
Polistampa, 2006
Pagine: 88
Caratteristiche: br.
Formato: 12x17
ISBN: 978-88-596-0040-4
Collana:
La Fenice | Collezione di poesia italiana e straniera, 4
Settori: