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Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Al tempo del fascismo e della guerra

Racconto della vita mia e altrui

11,90 € 14,00
Qt

È il racconto della vita di Max Boris, esponente di primo piano della Resistenza toscana e membro del Comando militare del Partito d’Azione, morto all’età di novantadue anni il 18 dicembre 2005.
Il libro, curato da Simone Neri Serneri, ordinario di Storia contemporanea, è il frutto delle interviste rilasciate dall’autore nell’inverno del 2005 e conservate in originale dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, di cui negli ultimi anni Boris era presidente onorario.
L’espediente letterario dell’intervista ha permesso di ripercorrere le tappe della sua vita lasciando meglio fluire la memoria e le parole e portando il lettore a condividere le gioie e i dolori vissuti dal protagonista in prima persona.
Dall’infanzia trascorsa a Firenze agli anni della gioventù segnati dalla dittatura fascista, dai tempi della guerra alla deportazione nel campo di sterminio di Mauthausen – toccante quest’ultima testimonianza – Boris ha sempre cercato di reagire al periodo fascista, di cui criticava soprattutto la mancanza di libertà e l’esaltazione di idee politiche portatrici di ingiustizia e di guerra, impegnandosi in prima persona nel movimento antifascista. Sul finire degli anni Trenta iniziò a frequentare un gruppo di antifascisti fiorentini, che poi sarebbe stato tra i fondatori del Partito d’Azione. Questo coinvolgimento si fece più intenso con la caduta del regime e l’occupazione tedesca: combattere il fascismo divenne allora una scelta drammatica poiché significò l’adesione alla resistenza clandestina e il sostegno alla lotta partigiana, mettendo a repentaglio la propria stessa vita.

È il racconto della vita di Max Boris, esponente di primo piano della Resistenza toscana e membro del Comando militare del Partito d’Azione, morto all’età di novantadue anni il 18 dicembre 2005.
Il libro, curato da Simone Neri Serneri, ordinario di Storia contemporanea, è il frutto delle interviste rilasciate dall’autore nell’inverno del 2005 e conservate in originale dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, di cui negli ultimi anni Boris era presidente onorario.
L’espediente letterario dell’intervista ha permesso di ripercorrere le tappe della sua vita lasciando meglio fluire la memoria e le parole e portando il lettore a condividere le gioie e i dolori vissuti dal protagonista in prima persona.
Dall’infanzia trascorsa a Firenze agli anni della gioventù segnati dalla dittatura fascista, dai tempi della guerra alla deportazione nel campo di sterminio di Mauthausen – toccante quest’ultima testimonianza – Boris ha sempre cercato di reagire al periodo fascista, di cui criticava soprattutto la mancanza di libertà e l’esaltazione di idee politiche portatrici di ingiustizia e di guerra, impegnandosi in prima persona nel movimento antifascista. Sul finire degli anni Trenta iniziò a frequentare un gruppo di antifascisti fiorentini, che poi sarebbe stato tra i fondatori del Partito d’Azione. Questo coinvolgimento si fece più intenso con la caduta del regime e l’occupazione tedesca: combattere il fascismo divenne allora una scelta drammatica poiché significò l’adesione alla resistenza clandestina e il sostegno alla lotta partigiana, mettendo a repentaglio la propria stessa vita.

Polistampa, 2006

A cura di:

Pagine: 136

Caratteristiche: ill. b/n, br.

ill. b/n, br.

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-0010-7

Settori: