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La linea del tempo

Fatti d’arte e di storia nella Firenze dell’Ottocento

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I fatti d’arte e di storia sono raccontati attraverso una puntuale cronologia che va dal 1799, quando i francesi guidati da Gauthier occuparono raziarono e abbandonarono agli austriaci Firenze, fino al 1901, anno in cui il censimento rivela una popolazione di 205.500 nel territorio comunale fiorentino.

Completa l’opera un’antologia di scritti in cui la Firenze degli anni di Ferdinando III (1817) è descritta da Stendhal, quella del 1833 da Emanuele Repetti. Ugo Pesci racconta invece il 1859 e i nuovi quartieri di Firenze Capitale (1865-1870), mentre Henry James parla del divario tra antica dignità e miserie “moderne” (1873). De Léris descrive poi la Firenze del 1889 e infine Bruno Cicognani riflette sulla demolizione del Mercato Vecchio.

I fatti d’arte e di storia sono raccontati attraverso una puntuale cronologia che va dal 1799, quando i francesi guidati da Gauthier occuparono raziarono e abbandonarono agli austriaci Firenze, fino al 1901, anno in cui il censimento rivela una popolazione di 205.500 nel territorio comunale fiorentino.

Completa l’opera un’antologia di scritti in cui la Firenze degli anni di Ferdinando III (1817) è descritta da Stendhal, quella del 1833 da Emanuele Repetti. Ugo Pesci racconta invece il 1859 e i nuovi quartieri di Firenze Capitale (1865-1870), mentre Henry James parla del divario tra antica dignità e miserie “moderne” (1873). De Léris descrive poi la Firenze del 1889 e infine Bruno Cicognani riflette sulla demolizione del Mercato Vecchio.

Polistampa, 2005

Pagine: 80

Caratteristiche: ill. b/n, br.

ill. b/n, br.

Formato: 15x21

ISBN: 978-88-8304-992-7

Collana:
Quaderni del Servizio Educativo, 12

Settori: