Il libro si diverte a ripercorrere certa storia della gastronomia da Apicio alla cucina molecolare passando per “il Trinciante”, Vatel, Artusi. Si addentra in argomentazioni tecniche sulle proprietà reali e presunte del tartufo, a letto come in cucina. Si prende la briga di mettere in guardia i lettori sulla differenza tra truffe detto alla francese e le… truffe più comuni in cui capita d’imbattersi. Si lascia irretire dai racconti e dagli aneddoti dei tartufai, non senza carpirne alcuni preziosi segreti, anche geografici. Vaga per le regioni a vocazione tartufigena distraendosi da altre meraviglie. Si fa intenerire dalla gioiosa levità della ricerca nella mente dei cani da tartufi, i lagotti in particolare. Si abbandona a dissertazioni sul piacere del tartufo a tavola, la sua conviviale unicità, la preziosa lentezza, la disinvoltura austera dell’uso e del costume. Si inebria dei propri abbinamenti con il vino, quelli tecnici e quelli romantici.
Bianco o nero, afrodisiaco e non, con il cane o con le scrofe, di una regione o di un’altra, l’autore ha tentato di rispondere a queste e altre curiosità sul tartufo, ribaltando, non senza ironia, alcune teorie diffuse. Tra politica, cultura e società, di ieri e di oggi, con rispettivi vizi, vezzi e sopratutto protagonisti. Dal menu di un blasonato chef ai single in cucina, passando per letterati e colti gourmand d’ogni tempo.
Con ricette di Alberto Dimitri d’Asburgo Lorena.
Presentazione di Massimo Lucchesi.
Il libro si diverte a ripercorrere certa storia della gastronomia da Apicio alla cucina molecolare passando per “il Trinciante”, Vatel, Artusi. Si addentra in argomentazioni tecniche sulle proprietà reali e presunte del tartufo, a letto come in cucina. Si prende la briga di mettere in guardia i lettori sulla differenza tra truffe detto alla francese e le… truffe più comuni in cui capita d’imbattersi. Si lascia irretire dai racconti e dagli aneddoti dei tartufai, non senza carpirne alcuni preziosi segreti, anche geografici. Vaga per le regioni a vocazione tartufigena distraendosi da altre meraviglie. Si fa intenerire dalla gioiosa levità della ricerca nella mente dei cani da tartufi, i lagotti in particolare. Si abbandona a dissertazioni sul piacere del tartufo a tavola, la sua conviviale unicità, la preziosa lentezza, la disinvoltura austera dell’uso e del costume. Si inebria dei propri abbinamenti con il vino, quelli tecnici e quelli romantici.
Bianco o nero, afrodisiaco e non, con il cane o con le scrofe, di una regione o di un’altra, l’autore ha tentato di rispondere a queste e altre curiosità sul tartufo, ribaltando, non senza ironia, alcune teorie diffuse. Tra politica, cultura e società, di ieri e di oggi, con rispettivi vizi, vezzi e sopratutto protagonisti. Dal menu di un blasonato chef ai single in cucina, passando per letterati e colti gourmand d’ogni tempo.
Con ricette di Alberto Dimitri d’Asburgo Lorena.
Presentazione di Massimo Lucchesi.
Polistampa, 2005
Pagine: 104
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-8304-813-5
Collana:
La buona cucina, 7
Settori: