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Lugemalé

I classificato Premio Nazionale «Corrado Alvaro» 2006 - Narrativa Opera Prima
II classificato Premio Viareggio 2005 - Opera Prima

11,90 € 14,00
Qt

Lugemalé (Non c’è luce) è ambientato a Mogadiscio nel 1989, l’anno del crollo del muro di Berlino, l’anno prima che la Somalia, dopo la caduta di Siad Barre, si avvitasse nel caos del tribalismo e del dominio dei signori della guerra. Vi si racconta la storia di un personaggio bizzarro, Tomas, professore della Cooperazione italiana all’Università di Mogadiscio. La voce narrante è di Valerio, l’amico a cui Tomas, prima di morire in Somalia, fa pervenire il suo romanzo.

Così Lugemalé è anche la storia della lettura dello stesso romanzo che si compone di modelli letterari, citazioni, brandelli di vissuto come schegge di vetro tagliente che tornano dalla zona di penombra tra memoria e oblio, componendo ritratti, vicende, facendo risuonare voci, accenti, canzoni. Fioriscono sogni e incubi, illusioni, speranze, atroci disinganni, e amori, sullo sfondo della miseria feroce, della violenza, della sopraffazione, della corruzione. Figure che tornano sul filo della malinconia come una musica del tempo, la melodia dolce e amara, affilata come il rimorso, evocata dalla narrazione che essa stessa compone come panorama perduto e precipitato in un lutto senza remissione.

Lugemalé è anche la storia del disinganno di un’intera generazione e la contemplazione desolata dell’atroce violenza che globalmente minaccia il nostro presente e il nostro futuro.

Lugemalé (Non c’è luce) è ambientato a Mogadiscio nel 1989, l’anno del crollo del muro di Berlino, l’anno prima che la Somalia, dopo la caduta di Siad Barre, si avvitasse nel caos del tribalismo e del dominio dei signori della guerra. Vi si racconta la storia di un personaggio bizzarro, Tomas, professore della Cooperazione italiana all’Università di Mogadiscio. La voce narrante è di Valerio, l’amico a cui Tomas, prima di morire in Somalia, fa pervenire il suo romanzo.

Così Lugemalé è anche la storia della lettura dello stesso romanzo che si compone di modelli letterari, citazioni, brandelli di vissuto come schegge di vetro tagliente che tornano dalla zona di penombra tra memoria e oblio, componendo ritratti, vicende, facendo risuonare voci, accenti, canzoni. Fioriscono sogni e incubi, illusioni, speranze, atroci disinganni, e amori, sullo sfondo della miseria feroce, della violenza, della sopraffazione, della corruzione. Figure che tornano sul filo della malinconia come una musica del tempo, la melodia dolce e amara, affilata come il rimorso, evocata dalla narrazione che essa stessa compone come panorama perduto e precipitato in un lutto senza remissione.

Lugemalé è anche la storia del disinganno di un’intera generazione e la contemplazione desolata dell’atroce violenza che globalmente minaccia il nostro presente e il nostro futuro.

Mauro Pagliai, 2005

Pagine: 272

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 11,5x21

ISBN: 978-88-8304-866-1

Collana:
Biblioteca del viaggiatore | Narrativa Italiana e Straniera, 1

Settore: