“Sono nato a Firenze, nel popolare rione di Santa Croce, nel 1923. Non ricordo, quindi, le feroci spedizioni punitive delle squadracce fasciste, i loro assassini, la resistenza popolare stroncata col consenso della polizia e delle guardie regie. Solo più tardi appresi queste cose...”.
Così inizia la testimonianza di Sirio Ungherelli, detto “Gianni”, uno dei protagonisti della lotta antifascita e poi della Restistenza partigiana a Firenze.
Questo libro ci offre la possibilità di rivivere le circostanze cruciali della nostra storia, attraverso il racconto appassionato e sofferto di chi l´ha vissuta in prima persona: “Alle 9,30 raggiungemmo Ponte a Ema, anche qui, prima ancora delle pattuglie alleate. Le feste, i baci, gli abbracci erano uguali dappertutto. Mai in vita nessuno di noi era stato baciato tante volte”.
“Sono nato a Firenze, nel popolare rione di Santa Croce, nel 1923. Non ricordo, quindi, le feroci spedizioni punitive delle squadracce fasciste, i loro assassini, la resistenza popolare stroncata col consenso della polizia e delle guardie regie. Solo più tardi appresi queste cose...”.
Così inizia la testimonianza di Sirio Ungherelli, detto “Gianni”, uno dei protagonisti della lotta antifascita e poi della Restistenza partigiana a Firenze.
Questo libro ci offre la possibilità di rivivere le circostanze cruciali della nostra storia, attraverso il racconto appassionato e sofferto di chi l´ha vissuta in prima persona: “Alle 9,30 raggiungemmo Ponte a Ema, anche qui, prima ancora delle pattuglie alleate. Le feste, i baci, gli abbracci erano uguali dappertutto. Mai in vita nessuno di noi era stato baciato tante volte”.