Accetti la mia corte discreta
con l’orgoglio un po’ ingenuo e col timore
di chi si accorge che ti voglio bene.
Così fra carta e carta il tuo sorriso
mi guarda e mi consola: quasi lavoro
portato avanti dai tuoi occhi, e spero
di vederti ogni ora, ogni momento.
Per non fare nulla, ma per sapere che ci sei.
Introduzione di Giuseppe Zagarrio.
Accetti la mia corte discreta
con l’orgoglio un po’ ingenuo e col timore
di chi si accorge che ti voglio bene.
Così fra carta e carta il tuo sorriso
mi guarda e mi consola: quasi lavoro
portato avanti dai tuoi occhi, e spero
di vederti ogni ora, ogni momento.
Per non fare nulla, ma per sapere che ci sei.
Introduzione di Giuseppe Zagarrio.