
Opera pubblicata in occasione della mostra allestita a Firenze, Galleria “Via Larga”, via Cavour 7/r (9 - 17 aprile 2004) e a Castelfiorentino (Firenze), Ridotto del Teatro del Popolo, piazza Gramsci 77 (15 - 30 maggio 2004).
Questo libro accompagna la mostra “Ceramiche rinascimentali di Castelfiorentino”, la quale presenta un particolare tipo di ceramica, prodotto a Castelfiorentino tra la fine del XV e la metà del XVII, di cui sono state rinvenute recentemente notevoli quantità di scarti di fornace. Si tratta della cosiddetta “ingobbiata e graffita”, nome dato dagli studiosi ad una produzione di ceramica estremamente diffusa in Italia settentrionale in quel periodo, quando rappresenta la maggior rivale della maiolica come vasellame da tavola. Si caratterizza per una sorprendente standardizzazione di forme e decorazioni che rende difficile distinguere le diverse fabbriche. Basti pensare che nella sola Toscana si conoscono ben quattordici località le cui botteghe sfornavano ingobbiate e graffite, ma sicuramente i centri produttivi erano molti di più. La mostra e la pubblicazione sono diventati così l’occasione non solo di far conoscere i manufatti ceramici di Castelfiorentino, ma anche di metterli a confronto con le ceramiche dello stesso tipo fabbricate nelle altre località toscane, esponendone alcuni esempi.
Presentazioni di Elisabetta Del Lungo, Laura Cantini, Paolo Regini.
Opera pubblicata in occasione della mostra allestita a Firenze, Galleria “Via Larga”, via Cavour 7/r (9 - 17 aprile 2004) e a Castelfiorentino (Firenze), Ridotto del Teatro del Popolo, piazza Gramsci 77 (15 - 30 maggio 2004).
Questo libro accompagna la mostra “Ceramiche rinascimentali di Castelfiorentino”, la quale presenta un particolare tipo di ceramica, prodotto a Castelfiorentino tra la fine del XV e la metà del XVII, di cui sono state rinvenute recentemente notevoli quantità di scarti di fornace. Si tratta della cosiddetta “ingobbiata e graffita”, nome dato dagli studiosi ad una produzione di ceramica estremamente diffusa in Italia settentrionale in quel periodo, quando rappresenta la maggior rivale della maiolica come vasellame da tavola. Si caratterizza per una sorprendente standardizzazione di forme e decorazioni che rende difficile distinguere le diverse fabbriche. Basti pensare che nella sola Toscana si conoscono ben quattordici località le cui botteghe sfornavano ingobbiate e graffite, ma sicuramente i centri produttivi erano molti di più. La mostra e la pubblicazione sono diventati così l’occasione non solo di far conoscere i manufatti ceramici di Castelfiorentino, ma anche di metterli a confronto con le ceramiche dello stesso tipo fabbricate nelle altre località toscane, esponendone alcuni esempi.
Presentazioni di Elisabetta Del Lungo, Laura Cantini, Paolo Regini.
Polistampa, 2004
Pagine: 120
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-8304-699-5
Collana:
Archivio per la documentazione ceramica, 2
Settori: