“I venti bozzetti in cera realizzati in stecca su fondo in ardesia e inseriti entro cornici in gesso riproducono parte della decorazione scultorea dell’arco di Costantino in Roma.
La decorazione dell’arco, che per le dimensioni (25 metri di altezza) è il più grande che sia oggi rimasto, fu realizzata utilizzando anche sculture e parti architettoniche provenienti da monumenti diversi appartenenti ad epoche diverse, all’età di Traiano, di Adriano e di Commodo.
I bozzetti in cera riproducono in particolare: i tondi di età adrianea e i rilievi antoniniani delle due facciate, le lastre del fregio di età traianea collocate all’interno del fornice centrale e sui due fianchi, i due tondi di età costantiniana collocati sui lati” (Lucia Pirzio Biroli Stefanelli). “Per il momento non è possibile specificare con esattezza a chi spettino le cere esposte – scrive Roberto Valeriani –, tuttavia va ricordato che negli anni del pieno neoclassicismo furono attivi in Roma scultori che ebbero a lungo a che fare con questa duttile materia in relazione a trascrizioni dall’antico”.
La decorazione dell’arco, che per le dimensioni (25 metri di altezza) è il più grande che sia oggi rimasto, fu realizzata utilizzando anche sculture e parti architettoniche provenienti da monumenti diversi appartenenti ad epoche diverse, all’età di Traiano, di Adriano e di Commodo.
I bozzetti in cera riproducono in particolare: i tondi di età adrianea e i rilievi antoniniani delle due facciate, le lastre del fregio di età traianea collocate all’interno del fornice centrale e sui due fianchi, i due tondi di età costantiniana collocati sui lati” (Lucia Pirzio Biroli Stefanelli). “Per il momento non è possibile specificare con esattezza a chi spettino le cere esposte – scrive Roberto Valeriani –, tuttavia va ricordato che negli anni del pieno neoclassicismo furono attivi in Roma scultori che ebbero a lungo a che fare con questa duttile materia in relazione a trascrizioni dall’antico”.
“I venti bozzetti in cera realizzati in stecca su fondo in ardesia e inseriti entro cornici in gesso riproducono parte della decorazione scultorea dell’arco di Costantino in Roma.
La decorazione dell’arco, che per le dimensioni (25 metri di altezza) è il più grande che sia oggi rimasto, fu realizzata utilizzando anche sculture e parti architettoniche provenienti da monumenti diversi appartenenti ad epoche diverse, all’età di Traiano, di Adriano e di Commodo.
I bozzetti in cera riproducono in particolare: i tondi di età adrianea e i rilievi antoniniani delle due facciate, le lastre del fregio di età traianea collocate all’interno del fornice centrale e sui due fianchi, i due tondi di età costantiniana collocati sui lati” (Lucia Pirzio Biroli Stefanelli). “Per il momento non è possibile specificare con esattezza a chi spettino le cere esposte – scrive Roberto Valeriani –, tuttavia va ricordato che negli anni del pieno neoclassicismo furono attivi in Roma scultori che ebbero a lungo a che fare con questa duttile materia in relazione a trascrizioni dall’antico”.
La decorazione dell’arco, che per le dimensioni (25 metri di altezza) è il più grande che sia oggi rimasto, fu realizzata utilizzando anche sculture e parti architettoniche provenienti da monumenti diversi appartenenti ad epoche diverse, all’età di Traiano, di Adriano e di Commodo.
I bozzetti in cera riproducono in particolare: i tondi di età adrianea e i rilievi antoniniani delle due facciate, le lastre del fregio di età traianea collocate all’interno del fornice centrale e sui due fianchi, i due tondi di età costantiniana collocati sui lati” (Lucia Pirzio Biroli Stefanelli). “Per il momento non è possibile specificare con esattezza a chi spettino le cere esposte – scrive Roberto Valeriani –, tuttavia va ricordato che negli anni del pieno neoclassicismo furono attivi in Roma scultori che ebbero a lungo a che fare con questa duttile materia in relazione a trascrizioni dall’antico”.
Polistampa, 2003
Pagine: 52
Caratteristiche: ill. col., br.
ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 88-8304-618-8
Settori: