
Il 30 giugno 1960, il Congo ottenne l’indipendenza. Elemento fondamentale negli equilibri politici ed economici dell’Africa, il Paese, guidato dal Primo ministro Patrice Lumumba, costituiva un’incognita sia per gli Occidentali sia per i Sovietici e per i loro alleati. Nel giro di un anno, deposto e poi assassinato Lumumba, l’assetto interno rimaneva fragile ma la posizione congolese nel sistema internazionale, a dispetto delle speranze iniziali – e delle insufficienti iniziative – di Mosca, tornava nel complesso favorevole all’Occidente.
Sulla base di ampie ricerche, condotte tra l’altro negli archivi belgi, francesi, britannici e statunitensi, il volume sfrutta la documentazione inedita e la bibliografia più recente per ricostruire il passaggio traumatico del Paese all’indipendenza e la profonda crisi interna e internazionale che ne seguì: senza mai dimenticare che “le cose in Congo non sono sempre come sembrano”, come commentò nella primavera del 1961 l’ambasciatore britannico Ian Scott.
L’autrice analizza con rigore le dinamiche dell’intervento delle Nazioni Unite e indaga gli obiettivi e gli interessi delle potenze che ben presto si trovarono coinvolte nella vicenda, alla ricerca delle delicate intersezioni fra decolonizzazione, guerra fredda, sicurezza collettiva e controllo internazionale delle materie prime.
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Il 30 giugno 1960, il Congo ottenne l’indipendenza. Elemento fondamentale negli equilibri politici ed economici dell’Africa, il Paese, guidato dal Primo ministro Patrice Lumumba, costituiva un’incognita sia per gli Occidentali sia per i Sovietici e per i loro alleati. Nel giro di un anno, deposto e poi assassinato Lumumba, l’assetto interno rimaneva fragile ma la posizione congolese nel sistema internazionale, a dispetto delle speranze iniziali – e delle insufficienti iniziative – di Mosca, tornava nel complesso favorevole all’Occidente.
Sulla base di ampie ricerche, condotte tra l’altro negli archivi belgi, francesi, britannici e statunitensi, il volume sfrutta la documentazione inedita e la bibliografia più recente per ricostruire il passaggio traumatico del Paese all’indipendenza e la profonda crisi interna e internazionale che ne seguì: senza mai dimenticare che “le cose in Congo non sono sempre come sembrano”, come commentò nella primavera del 1961 l’ambasciatore britannico Ian Scott.
L’autrice analizza con rigore le dinamiche dell’intervento delle Nazioni Unite e indaga gli obiettivi e gli interessi delle potenze che ben presto si trovarono coinvolte nella vicenda, alla ricerca delle delicate intersezioni fra decolonizzazione, guerra fredda, sicurezza collettiva e controllo internazionale delle materie prime.
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Polistampa, 2003
Pagine: 472
Caratteristiche: br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-8304-567-7
Collana:
Storia delle relazioni internazionali, 4
Settori: