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Francesco Cocco Ortu

Un protagonista dell’Italia liberale

11,90 € 14,00
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Testimone emblematico della tradizione liberale della Sardegna, Francesco Cocco Ortu riveste, per la lunghissima militanza politica e la quasi cinquantennale presenza in parlamento (fu ininterrottamente deputato dal 1876 al 1924), un ruolo di primo piano nella vicenda politica nazionale fra Otto e Novecento.

Ministro di Grazia e Giustizia con Zanardelli e Giolitti, fu il più fedele collaboratore del primo, leader storico della Sinistra costituzionale, e ne divenne l’erede dopo la scomparsa. Difensore intransigente del metodo liberale di governo e assertore di riforme democratiche, fu il fulcro della tentata concentrazione dell’articolato schieramento liberal-progressista e della nascita del partito democratico-costituzionale: speranza illusoria di far rivivere la Sinistra costituzionale quale entità autonoma e perno di un’alternativa in chiave antitrasformistica al sistema di potere giolittiano.

Nel primo dopoguerra Cocco Ortu caldeggiò la creazione di un partito liberale moderno, recettivo delle istanze sociali e economiche delle masse, in funzione di argine alla crisi di legittimità del sistema politico italiano e della salvaguardia dei principi liberali assediati dal socialismo massimalista e dal popolarismo cattolico.

Con l’avvento del fascismo rappresentò un polo di tenace avversione al nuovo regime, dando voce alle denunce dei settori antifascisti fedeli al metodo e ai valori liberali e fiduciosi in una loro, pur lontana, restaurazione.


Presentazione di Elio d’Auria.

Testimone emblematico della tradizione liberale della Sardegna, Francesco Cocco Ortu riveste, per la lunghissima militanza politica e la quasi cinquantennale presenza in parlamento (fu ininterrottamente deputato dal 1876 al 1924), un ruolo di primo piano nella vicenda politica nazionale fra Otto e Novecento.

Ministro di Grazia e Giustizia con Zanardelli e Giolitti, fu il più fedele collaboratore del primo, leader storico della Sinistra costituzionale, e ne divenne l’erede dopo la scomparsa. Difensore intransigente del metodo liberale di governo e assertore di riforme democratiche, fu il fulcro della tentata concentrazione dell’articolato schieramento liberal-progressista e della nascita del partito democratico-costituzionale: speranza illusoria di far rivivere la Sinistra costituzionale quale entità autonoma e perno di un’alternativa in chiave antitrasformistica al sistema di potere giolittiano.

Nel primo dopoguerra Cocco Ortu caldeggiò la creazione di un partito liberale moderno, recettivo delle istanze sociali e economiche delle masse, in funzione di argine alla crisi di legittimità del sistema politico italiano e della salvaguardia dei principi liberali assediati dal socialismo massimalista e dal popolarismo cattolico.

Con l’avvento del fascismo rappresentò un polo di tenace avversione al nuovo regime, dando voce alle denunce dei settori antifascisti fedeli al metodo e ai valori liberali e fiduciosi in una loro, pur lontana, restaurazione.


Presentazione di Elio d’Auria.

Polistampa, 2003

Pagine: 128

Caratteristiche: br.

br.

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-8304-570-7

Collana:
Biblioteca della Nuova Antologia | Fondazione Spadolini Nuova Antologia, 8

Settori: