“I tre saggi che ripropongo, e che motivano il titolo del volume, sono intesi a rilevare, sotto la superficie della scrittura montaliana, tracce ed indizi di suggestioni e toni proustiani. Non mi illudo di aver esaurito la questione. E credo fermamente che la cultura assimilata e rielaborata da Montale sia costituita da fili numerosissimi e tra loro intrecciati nei modi più impensabili e occulti. Come Dante assommava in sé la cultura tutta del Medioevo, Montale ci costringe a ripercorrere tutta la cultura del Novecento, di cui egli si nutrì infaticabilmente” (Angelo Fabrizi).
“I tre saggi che ripropongo, e che motivano il titolo del volume, sono intesi a rilevare, sotto la superficie della scrittura montaliana, tracce ed indizi di suggestioni e toni proustiani. Non mi illudo di aver esaurito la questione. E credo fermamente che la cultura assimilata e rielaborata da Montale sia costituita da fili numerosissimi e tra loro intrecciati nei modi più impensabili e occulti. Come Dante assommava in sé la cultura tutta del Medioevo, Montale ci costringe a ripercorrere tutta la cultura del Novecento, di cui egli si nutrì infaticabilmente” (Angelo Fabrizi).
Polistampa, 1999
Pagine: 120
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-8304-091-7
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