
“Questo non è un libro di buoni propositi né, tantomeno, un libro d’avanguardia. È quasi un romanzo storico i cui personaggi principali sono i fiorentini: quelli di ieri, dalla mente grande, dall’animo generoso e dal braccio gagliardo; e quelli d’oggi, un po’ imbastarditi e inconcludenti verso i quali, ad essere sinceri, non nutro né eccessiva simpatia né soverchia stima”.
“Questo non è un libro di buoni propositi né, tantomeno, un libro d’avanguardia. È quasi un romanzo storico i cui personaggi principali sono i fiorentini: quelli di ieri, dalla mente grande, dall’animo generoso e dal braccio gagliardo; e quelli d’oggi, un po’ imbastarditi e inconcludenti verso i quali, ad essere sinceri, non nutro né eccessiva simpatia né soverchia stima”.