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Parco archeologico di Baratti e Populonia

Percorsi di visita per conoscere un territorio

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Il parco archeologico di Populonia e il Golfo di Baratti sono tra le varianti più importanti e caratteristiche del paesaggio costiero toscano. Lì si fondono, in immagini che evocano quadri pittorici, campagne adagiate su morbide colline, macchie mediterranee che s’inerpicano su ripidi pendii per ridiscendere a picco sull’azzurro del mare, tracce degli antichi popolamenti, già a partire dalla spiaggia di Baratti: un museo all’aperto luccicante di scorie ferrose testimoni dell’imponente città industriale etrusca di Populonia. Il parco nasce a seguito degli scavi effettuati dalla Società Parchi Val di Cornia tra il 1996 e il 1998. Il patrimonio archeologico visibile è tuttavia cosa modesta rispetto a quello ancora sommerso. Il libro ricostruisce dapprima la storia del villaggio, del borgo medievale, del castello di Populonia, descrive le tipologie tombali villanoviane, le necropoli, le città, le mura etrusche. E ancora il commercio, i traffici marini e soprattutto la lavorazione del ferro, cui il villaggio era dedito almeno dal VI secolo a.C. Un intero capitolo è dedicato a “Populonia nelle testimonianze degli autori antichi”. La vera e propria guida alla visita descrive poi, grazie anche a molte foto a colori, ricostruzioni grafiche e piante, le necropoli di San Cerbone e del Casone, il quartiere industriale della Porcareccia, le tombe ipogee di epoca ellenistica, le cave, il Laboratorio di Archeologia Sperimentale etc. Sono affrontati infine gli aspetti naturalistici del promontorio di Piombino: evoluzione del territorio, geologia, paesaggio e vegetazione, fauna e flora del parco. Conclude la sezione un piccolo glossario botanico. I edizione: luglio 2000 I ristampa: novembre 2002 II ristampa: luglio 2007
Il parco archeologico di Populonia e il Golfo di Baratti sono tra le varianti più importanti e caratteristiche del paesaggio costiero toscano. Lì si fondono, in immagini che evocano quadri pittorici, campagne adagiate su morbide colline, macchie mediterranee che s’inerpicano su ripidi pendii per ridiscendere a picco sull’azzurro del mare, tracce degli antichi popolamenti, già a partire dalla spiaggia di Baratti: un museo all’aperto luccicante di scorie ferrose testimoni dell’imponente città industriale etrusca di Populonia. Il parco nasce a seguito degli scavi effettuati dalla Società Parchi Val di Cornia tra il 1996 e il 1998. Il patrimonio archeologico visibile è tuttavia cosa modesta rispetto a quello ancora sommerso. Il libro ricostruisce dapprima la storia del villaggio, del borgo medievale, del castello di Populonia, descrive le tipologie tombali villanoviane, le necropoli, le città, le mura etrusche. E ancora il commercio, i traffici marini e soprattutto la lavorazione del ferro, cui il villaggio era dedito almeno dal VI secolo a.C. Un intero capitolo è dedicato a “Populonia nelle testimonianze degli autori antichi”. La vera e propria guida alla visita descrive poi, grazie anche a molte foto a colori, ricostruzioni grafiche e piante, le necropoli di San Cerbone e del Casone, il quartiere industriale della Porcareccia, le tombe ipogee di epoca ellenistica, le cave, il Laboratorio di Archeologia Sperimentale etc. Sono affrontati infine gli aspetti naturalistici del promontorio di Piombino: evoluzione del territorio, geologia, paesaggio e vegetazione, fauna e flora del parco. Conclude la sezione un piccolo glossario botanico. I edizione: luglio 2000 I ristampa: novembre 2002 II ristampa: luglio 2007

Polistampa, 2000

Pagine: 96

Caratteristiche: ill. col., br.

ill. col., br.

Formato: 13,5X21

ISBN: 978-88-8304-220-1

Settori: