“Io ti ho dato tutto”, “Di che segno sei?”, “Io sono io”, “Credo nell’amicizia tra uomo e donna”…
Queste e altre espressioni ricorrenti nel lessico femminile sono analizzate, volutamente fraintese, smontate con sarcasmo e ironia.
Scrive l’autore:
“Ho voluto offrire un manuale di guerriglia, il pronto soccorso per uomini in buona fede, la risposta all’offensiva donnesca contro l’uomo buono, indifeso, generoso, sprovveduto davanti al sesquipedale e proteiforme eloquio della donna.
La donna è una delle specie più imbarazzanti nel vasto mondo della creazione. Per l’uomo è sempre rimasta la biblica costola: un osso che gli manca e che ritrova nelle stagioni e nei luoghi più delicati, dall’infanzia all’alcova.
L’uomo ama e digerisce le costolette: di agnello, di maiale, di capretto, di cinghiale ma la costola-donna è diventata indigeribile nella corrente stagione storico-sociale.
Ella era, è e sarà, onde bisogna accettarla quale forza primigenia della natura da incanalare, gestire, volgere al bene dilettoso ed utile come i soffioni boraciferi”.
Illustrazioni di Antonio Maestro
Queste e altre espressioni ricorrenti nel lessico femminile sono analizzate, volutamente fraintese, smontate con sarcasmo e ironia.
Scrive l’autore:
“Ho voluto offrire un manuale di guerriglia, il pronto soccorso per uomini in buona fede, la risposta all’offensiva donnesca contro l’uomo buono, indifeso, generoso, sprovveduto davanti al sesquipedale e proteiforme eloquio della donna.
La donna è una delle specie più imbarazzanti nel vasto mondo della creazione. Per l’uomo è sempre rimasta la biblica costola: un osso che gli manca e che ritrova nelle stagioni e nei luoghi più delicati, dall’infanzia all’alcova.
L’uomo ama e digerisce le costolette: di agnello, di maiale, di capretto, di cinghiale ma la costola-donna è diventata indigeribile nella corrente stagione storico-sociale.
Ella era, è e sarà, onde bisogna accettarla quale forza primigenia della natura da incanalare, gestire, volgere al bene dilettoso ed utile come i soffioni boraciferi”.
Illustrazioni di Antonio Maestro
“Io ti ho dato tutto”, “Di che segno sei?”, “Io sono io”, “Credo nell’amicizia tra uomo e donna”…
Queste e altre espressioni ricorrenti nel lessico femminile sono analizzate, volutamente fraintese, smontate con sarcasmo e ironia.
Scrive l’autore:
“Ho voluto offrire un manuale di guerriglia, il pronto soccorso per uomini in buona fede, la risposta all’offensiva donnesca contro l’uomo buono, indifeso, generoso, sprovveduto davanti al sesquipedale e proteiforme eloquio della donna.
La donna è una delle specie più imbarazzanti nel vasto mondo della creazione. Per l’uomo è sempre rimasta la biblica costola: un osso che gli manca e che ritrova nelle stagioni e nei luoghi più delicati, dall’infanzia all’alcova.
L’uomo ama e digerisce le costolette: di agnello, di maiale, di capretto, di cinghiale ma la costola-donna è diventata indigeribile nella corrente stagione storico-sociale.
Ella era, è e sarà, onde bisogna accettarla quale forza primigenia della natura da incanalare, gestire, volgere al bene dilettoso ed utile come i soffioni boraciferi”.
Illustrazioni di Antonio Maestro
Queste e altre espressioni ricorrenti nel lessico femminile sono analizzate, volutamente fraintese, smontate con sarcasmo e ironia.
Scrive l’autore:
“Ho voluto offrire un manuale di guerriglia, il pronto soccorso per uomini in buona fede, la risposta all’offensiva donnesca contro l’uomo buono, indifeso, generoso, sprovveduto davanti al sesquipedale e proteiforme eloquio della donna.
La donna è una delle specie più imbarazzanti nel vasto mondo della creazione. Per l’uomo è sempre rimasta la biblica costola: un osso che gli manca e che ritrova nelle stagioni e nei luoghi più delicati, dall’infanzia all’alcova.
L’uomo ama e digerisce le costolette: di agnello, di maiale, di capretto, di cinghiale ma la costola-donna è diventata indigeribile nella corrente stagione storico-sociale.
Ella era, è e sarà, onde bisogna accettarla quale forza primigenia della natura da incanalare, gestire, volgere al bene dilettoso ed utile come i soffioni boraciferi”.
Illustrazioni di Antonio Maestro
Polistampa, 1999
Pagine: 160
Caratteristiche: ill. b/n, br.
ill. b/n, br.
Formato: 15x21
ISBN: 88-8304-093-7
Settori: