Dal 14 dicembre 2007 al 5 gennaio 2008
(rimarrà chiuso: 25, 26 e 31 dicembre 2007, 1° gennaio 2008)
Orario: 16.00-20.00
INGRESSO GRATUITO
Romano Stefanelli
Persistenza dell’Autenticità
Firenze
Galleria «Pio Fedi»
Via de’ Serragli, 99
Gli affreschi sono l’amore convinto, la maniera sicura per liberare lo spirito nell’arte. Sono la pittura più bella che possa esistere, la più sintetica e spoglia, quindi la più vera. Quando si mette giù un colore o quando si disegna un’immagine non si può sbagliare. È una pittura di corsa, eroica, per la quale l’artista deve necessariamente essere sempre lì con la testa. La bellezza è che è fatta soltanto di acqua sulle pareti e acqua e colore diventano... ceramica.
Romano Stefanelli
Ufficio stampa: Antonio Pagliai
Organizzazione e realizzazione: EVENTI PAGLIAI s.r.l.
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Grazie a un linguaggio che sa conservare la freschezza delle sensazioni nonostante sia l’esito finale di una laboriosa preparazione, Stefanelli evita i gravami didascalici in cui si impania molta parte della produzione muraria contemporanea che non considera, quali presupposti vincolanti alla risoluzione creativa di un’impresa parietale, le ragioni primarie della pittura. Quelle ragioni in virtù delle quali Stefanelli può oggi vantare un corpus di opera scalate su un arco temporale ultraquarantennale e intimamente congiunte da un sottile filo di continuità, da un’intrinseca coerenza pur nelle individuabili variazioni stilistiche delle stagioni che si sono succedute, ognuna con un suo carico di ansie e di irrequietudini, ma anche di rinnovate promesse creative. A consolazione degli uomini che ancora credono nella funzione liberatrice dell’arte. NICOLA MICIELI |
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Il rapporto di Stefanelli con la tela è un rapporto di assoluta lealtà. La ricerca è coerente, conforme alla sua natura, legata agli stimoli fondamentali della sua cultura. Pittore della realtà, come il suo maestro Pietro Annigoni. Cogliere la realtà non significa identificarsi con essa senza evidenziarne l’anima, ma proporla arricchita dal proprio temperamento, dagli affanni, dalle malinconie, dalle sensualità, dalle umane delusioni, dalle gioie fugaci. E questa realtà può essere massimamente evidenziata negli occhi profondi delle modelle, nei volti di donne dolcissime, nei riquadri di paesaggi assolati o innevati, sperduti, però offerti per essere colti dalla poesia della vita. EVERARDO DALLA NOCE |
Gennaio 2008 |
Biografia di Romano Stefanelli