Dal 4 al 19 agosto 2007
Tutti i giorni dalle 17 alle 22
INGRESSO GRATUITO
Caro Monicelli...
Artisti per un maestro del cinema
Grand Hotel Principe di Piemonte
piazza Puccini, 1
Viareggio (Lucca)
La città di Viareggio rende omaggio a uno dei suoi più illustri figli, Mario Monicelli, con una mostra interamente dedicata alla sua carriera cinematografica. Ventiquattro artisti, per la maggior parte toscani come il regista, hanno realizzato altrettante opere pittoriche ispirandosi ai maggiori successi della filmografia di Monicelli: Riccardo Benvenuti, Rossini! Rossini!; Giuseppe Calonaci, Viaggio con Anita; Fabio Calvetti, Un borghese piccolo piccolo; Silvano “Nano” Campeggi, La ragazza con la pistola; Roberto Ciabani, Il Marchese Del Grillo; Antonio Ciccone,Due ritratti di Mario Monicelli; Fabio De Poli, Parenti serpenti; Marco Dolfi, Le rose del deserto; Gianni Dorigo, La Grande Guerra; Alessandro Facchini, Temporale Rosy; Giuliano Ghelli, Speriamo che sia femmina; Josiane Grandin, Cari fottutissimi amici; Salvatore Magazzini, Casanova ’70; Giovanni Maranghi, L’Armata Brancaleone; Francesco Montemurro, Caro Michele; Sergio Nardoni, Amici Miei Atto II; Francesco Nesi, Romanzo popolare; Gioni David Parra, Il male oscuro; Antonio Possenti, Amici Miei; Chiara Rapaccini, Panni sporchi; Marcello Scuffi, I picari; Silvia Serafini, I compagni; Eugenio Taccini, Vogliamo i colonnelli; Giampaolo Talani, I soliti ignoti.
La pittura sarà poi affiancata dall’arte fotografica di Carlo Cantini che arricchirà la mostra con immagini uniche di Mario Monicelli nel proprio salotto romano e con i ritratti dei 24 artisti, immagini tutte caratterizzate da colori caldi e forme quasi rarefatte come filtrate da un’osservazione lenta e incantata.
Col patrocinio di:
Consiglio regionale della Toscana
Provincia di Lucca
Comune di Viareggio
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Da giovanotto, in guerra, mi sono reso conto che la solidarietà tra gli esseri umani è una favola, che l’amicizia finisce laddove incomincia, non dico il pericolo, ma il piccolo interesse: in guerra non c’è pietà per nessuno. La mancanza di pietà è un tratto intelligente: è quello che aguzza il cervello. Così come, tra riso e pianto, io ho scelto e continuo a scegliere il riso: non ho mai capito neanche la supposta grandezza della tragedia greca. Salvo qualche rara eccezione ho sempre fatto cinema umoristico, ho sempre preferito i film comici perché ritengo che la satira e l’umorismo, anche quello macabro che credo emerga da certi miei film, siano i mezzi più efficaci e più moderni per dire le cose che si vogliono dire, di qualsiasi genere. Questo è il segreto della commedia all’italiana: ridere sugli aspetti più drammatici dell’esistenza. MARIO MONICELLI |
Mario Monicelli, V. Cioni |
Biografia di Mario Monicelli