Nato a Vicchio di’ Mugello (Firenze) nel 1904, studiò fino alle elementari. Anche se esordì tardivamente come pittore, la sua passione per il disegno si manifestò fin da ragazzo. Seguendo il padre nel lavoro di muratore, ebbe la possibilità di visitare ogni angolo del territorio di Vicchio. Questa sua assidua visitazione del territorio, fatta in giovane età, fu l’imprinting che ne condizionò successivamente la scelta artistica.
Nel 1925, dopo anni passati a lavorare come muratore ed imbianchino decoratore, cominciò a a dedicarsi seriamente alla pittura. Già nei suoi primi dipinti le bellezze del Mugello contadino furono il tema principale.
Nel 1928 incontrò il pittore Ferruccio Rontini che divenne il suo maestro. Nel 1930 si ebbe la prima personale di Rutilio Muti a Firenze. Negli anni 1930-40 girò l’Italia insieme al Rontini, dipingendo e vendendo i propri quadri. Nel 1936 si sposò. Durante il periodo della guerra continuò a lavorare e a vendere le sue opere. Nel 1953 rimase vedovo con tre figli ancora giovani. Grazie alla pittura trovò la forza per andare avanti.
Negli anni sessanta dipinse Venezia e Marina di Ravenna, dimostrando di saper interpretare con poesia e personalità anche paesaggi tanto lontani dal suo Mugello. Nel 1975 a Vicchio fu allestita una mostra antologica per i suoi cinquanta anni di pittura.
Nel 1983 fu edita una sua biografia, curata da Ferdinando Donzelli, in una collana dedicata ai pittori toscani. Muti continuò a dipingere fino al 1993, finchè fu bloccato da una malattia che lo portò poi alla morte, avvenuta nel 1995.
Nato a Vicchio di’ Mugello (Firenze) nel 1904, studiò fino alle elementari. Anche se esordì tardivamente come pittore, la sua passione per il disegno si manifestò fin da ragazzo. Seguendo il padre nel lavoro di muratore, ebbe la possibilità di visitare ogni angolo del territorio di Vicchio. Questa sua assidua visitazione del territorio, fatta in giovane età, fu l’imprinting che ne condizionò successivamente la scelta artistica.
Nel 1925, dopo anni passati a lavorare come muratore ed imbianchino decoratore, cominciò a a dedicarsi seriamente alla pittura. Già nei suoi primi dipinti le bellezze del Mugello contadino furono il tema principale.
Nel 1928 incontrò il pittore Ferruccio Rontini che divenne il suo maestro. Nel 1930 si ebbe la prima personale di Rutilio Muti a Firenze. Negli anni 1930-40 girò l’Italia insieme al Rontini, dipingendo e vendendo i propri quadri. Nel 1936 si sposò. Durante il periodo della guerra continuò a lavorare e a vendere le sue opere. Nel 1953 rimase vedovo con tre figli ancora giovani. Grazie alla pittura trovò la forza per andare avanti.
Negli anni sessanta dipinse Venezia e Marina di Ravenna, dimostrando di saper interpretare con poesia e personalità anche paesaggi tanto lontani dal suo Mugello. Nel 1975 a Vicchio fu allestita una mostra antologica per i suoi cinquanta anni di pittura.
Nel 1983 fu edita una sua biografia, curata da Ferdinando Donzelli, in una collana dedicata ai pittori toscani. Muti continuò a dipingere fino al 1993, finchè fu bloccato da una malattia che lo portò poi alla morte, avvenuta nel 1995.