Filologo e critico letterario italiano
(n. Milano 1936); prof. di storia della lingua
italiana nelle università di Genova (1968-71), di Ferrara (1971-74) e quindi di
Padova. Allievo di G. Folena, ha studiato con particolare acume
storico-filologico M. M. Boiardo (ed. delle Opere volgari, 1962; La lingua del Boiardo lirico, 1963) e Dante (ed. critica del De vulgari
eloquentia, 1968 e poi, con trad. a fronte e ampio commento,
in Opere
minori, 2° tomo, a cura sua e di altri, 1979; Linguistica e
retorica di Dante, 1978). La sua costante attenzione verso la
letteratura italiana contemporanea è testimoniata dai numerosi saggi raccolti
nelle quattro serie di La tradizione del Novecento (prima serie, col
sottotitolo Da
D'Annunzio a Montale, 1975, nuova ed. 1996; nuova serie, 1987; terza
serie, 1991; quarta serie, 2000); M. ha inoltre curato o prefato opere di F.
Fortini, V. Sereni, G. Caproni, R. Baldini, L. Meneghello, e ha pubblicato una
fortunata antologia dei Poeti italiani del Novecento (1978), che alle
arrischiate ricostruzioni storiografiche (scuole, gruppi, correnti) antepone
l'evidenza dei testi e dei singoli percorsi creativi; si ricorda anche La vendetta è
il racconto. Testimonianze e riflessioni sulla Shoah, 2006. Dello storico della lingua vanno altresì rammentati L'epistolario
di Nievo: un'analisi linguistica (1987) e il volume Il Novecento (1994)
nella Storia
della lingua italiana a cura di F. Bruni. Alla Antologia
personale (1995), miscela di prelievi letterari e memoria
soggettiva, sono seguiti tra l'altro l'agile raccolta Profili di
critici del Novecento (1998), Giudizi di valore (1999), una scelta di suoi
interventi militanti su periodici e quotidiani, Prima lezione di stilistica
(2001), Gli
incanti della vita. Studi su poeti italiani del Settecento (2003), Com’è
la poesia (2018), Dal Medioevo al Rinascimento. Saggi di lingua e stile (2019)
e I
chiusi inchiostri. Scritti su Franco Fortini (2020).
Filologo e critico letterario italiano
(n. Milano 1936); prof. di storia della lingua
italiana nelle università di Genova (1968-71), di Ferrara (1971-74) e quindi di
Padova. Allievo di G. Folena, ha studiato con particolare acume
storico-filologico M. M. Boiardo (ed. delle Opere volgari, 1962; La lingua del Boiardo lirico, 1963) e Dante (ed. critica del De vulgari
eloquentia, 1968 e poi, con trad. a fronte e ampio commento,
in Opere
minori, 2° tomo, a cura sua e di altri, 1979; Linguistica e
retorica di Dante, 1978). La sua costante attenzione verso la
letteratura italiana contemporanea è testimoniata dai numerosi saggi raccolti
nelle quattro serie di La tradizione del Novecento (prima serie, col
sottotitolo Da
D'Annunzio a Montale, 1975, nuova ed. 1996; nuova serie, 1987; terza
serie, 1991; quarta serie, 2000); M. ha inoltre curato o prefato opere di F.
Fortini, V. Sereni, G. Caproni, R. Baldini, L. Meneghello, e ha pubblicato una
fortunata antologia dei Poeti italiani del Novecento (1978), che alle
arrischiate ricostruzioni storiografiche (scuole, gruppi, correnti) antepone
l'evidenza dei testi e dei singoli percorsi creativi; si ricorda anche La vendetta è
il racconto. Testimonianze e riflessioni sulla Shoah, 2006. Dello storico della lingua vanno altresì rammentati L'epistolario
di Nievo: un'analisi linguistica (1987) e il volume Il Novecento (1994)
nella Storia
della lingua italiana a cura di F. Bruni. Alla Antologia
personale (1995), miscela di prelievi letterari e memoria
soggettiva, sono seguiti tra l'altro l'agile raccolta Profili di
critici del Novecento (1998), Giudizi di valore (1999), una scelta di suoi
interventi militanti su periodici e quotidiani, Prima lezione di stilistica
(2001), Gli
incanti della vita. Studi su poeti italiani del Settecento (2003), Com’è
la poesia (2018), Dal Medioevo al Rinascimento. Saggi di lingua e stile (2019)
e I
chiusi inchiostri. Scritti su Franco Fortini (2020).