Nacque a Rapezzo, una piccola frazione tra i monti di
Firenzuola, nel 1938 e, dopo gli studi superiori, conseguì il diploma di
maestro. Insegnante presso diverse scuole elementari del comune natìo, ricoprì
per alcuni mesi anche la carica di sindaco del Comune, dalla quale poi si
dimise per la forte coerenza con i propri principi. Colto e appassionato,
impegnato su ogni fronte culturale, ha scritto numerosi libri su Firenzuola e
sulle tante comunità di frazione. Redattore del notiziario della Banca del
Mugello, collaborò anche al periodico con il «Filo».
È stato un erudito fuori del tempo, con il suo amore per la lingua latina e la
letteratura italiana, una cultura musicale che spaziava dal canto gregoriano a
quella contemporanea, e soprattutto una passione viscerale per la storia del
suo territorio. Grande antropologo, con la sua affannosa ricerca di tutte le
testimonianze, le tracce e i documenti, ha ricostruito il percorso storico ma
soprattutto umano della sua gente. Il taglio didattico, derivatogli dagli anni
della scuola, ha caratterizzato le tante pubblicazioni da lui curate, che
costituiscono oggi la sua straordinaria eredità culturale per una comunità che
si ritrova con una storia capillare del proprio territorio. Tanti sono i
documenti e le fonti da lui salvati, confluiti a formare la sua ricca
biblioteca e una importante raccolta di immagini con le quali ha illustrato le
sue opere.
È morto il 28 marzo 2018.
Nacque a Rapezzo, una piccola frazione tra i monti di
Firenzuola, nel 1938 e, dopo gli studi superiori, conseguì il diploma di
maestro. Insegnante presso diverse scuole elementari del comune natìo, ricoprì
per alcuni mesi anche la carica di sindaco del Comune, dalla quale poi si
dimise per la forte coerenza con i propri principi. Colto e appassionato,
impegnato su ogni fronte culturale, ha scritto numerosi libri su Firenzuola e
sulle tante comunità di frazione. Redattore del notiziario della Banca del
Mugello, collaborò anche al periodico con il «Filo».
È stato un erudito fuori del tempo, con il suo amore per la lingua latina e la
letteratura italiana, una cultura musicale che spaziava dal canto gregoriano a
quella contemporanea, e soprattutto una passione viscerale per la storia del
suo territorio. Grande antropologo, con la sua affannosa ricerca di tutte le
testimonianze, le tracce e i documenti, ha ricostruito il percorso storico ma
soprattutto umano della sua gente. Il taglio didattico, derivatogli dagli anni
della scuola, ha caratterizzato le tante pubblicazioni da lui curate, che
costituiscono oggi la sua straordinaria eredità culturale per una comunità che
si ritrova con una storia capillare del proprio territorio. Tanti sono i
documenti e le fonti da lui salvati, confluiti a formare la sua ricca
biblioteca e una importante raccolta di immagini con le quali ha illustrato le
sue opere.
È morto il 28 marzo 2018.