Eugenio Garin (Rieti, 9 maggio 1909 - Firenze, 29 dicembre 2004)
è stato un filosofo e storico della filosofia.
Allievo del filosofo Ludovico Limentani e del filologo Giorgio Pasquali, è
considerato uno dei più autorevoli storici della cultura dell’Umanesimo e del
Rinascimento vissuti nel ’900, tanto da essere stato paragonato a Jacob Burckhardt
da Delio Cantimori. I suoi studi hanno spaziato dal Medioevo all’Umanesimo e al
Rinascimento, fino alla cultura italiana del ’900, proseguendo idealmente il
lavoro che nei Quaderni del carcere Antonio
Gramsci (a cui Garin ha più volte attribuito un ruolo speciale nella propria
formazione) svolge sugli intellettuali italiani. Storico del pensiero molto
legato al rigore filologico e al lavoro sui testi, rifiutava la definizione di filosofo;
è tuttavia considerabile tale proprio in virtù delle sue polemiche
antispeculative e come influente teorico di storiografia filosofica. Ha
insegnato per molti anni all’Università degli Studi di Firenze e sotto la sua
guida si sono formati egregi studiosi, tra cui Michele Ciliberto, Sergio
Moravia, Paolo Rossi, Maurizio Torrini.
Eugenio Garin (Rieti, 9 maggio 1909 - Firenze, 29 dicembre 2004)
è stato un filosofo e storico della filosofia.
Allievo del filosofo Ludovico Limentani e del filologo Giorgio Pasquali, è
considerato uno dei più autorevoli storici della cultura dell’Umanesimo e del
Rinascimento vissuti nel ’900, tanto da essere stato paragonato a Jacob Burckhardt
da Delio Cantimori. I suoi studi hanno spaziato dal Medioevo all’Umanesimo e al
Rinascimento, fino alla cultura italiana del ’900, proseguendo idealmente il
lavoro che nei Quaderni del carcere Antonio
Gramsci (a cui Garin ha più volte attribuito un ruolo speciale nella propria
formazione) svolge sugli intellettuali italiani. Storico del pensiero molto
legato al rigore filologico e al lavoro sui testi, rifiutava la definizione di filosofo;
è tuttavia considerabile tale proprio in virtù delle sue polemiche
antispeculative e come influente teorico di storiografia filosofica. Ha
insegnato per molti anni all’Università degli Studi di Firenze e sotto la sua
guida si sono formati egregi studiosi, tra cui Michele Ciliberto, Sergio
Moravia, Paolo Rossi, Maurizio Torrini.