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 Janus

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Roberto Gianoglio, conosciuto come Janus, una delle penne più sagaci della critica d’arte, era nato il 29 aprile del 1927.
Giornalista, storico e critico dell’arte, ha collaborato per molti anni alle pagine culturali del quotidiano «La Gazzetta del Popolo» e a quelle del mensile «Nuova Società», dove si è occupato anche di critica cinematografica. Ha scritto su varie riviste, tra cui «Pianeta», «Il Caffè», «Graphie», il «Grandevetro», «L’Oracolo», «Arte In». Ha diretto le riviste d’arte: «Quinta Parete» di Torino, «Arte Illustrata» di Torino, «Quaderni d’Arte» della Valle d’Aosta. Dal 1986 al 1995 è stato responsabile dei programmi culturali della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, dove ha curato un centinaio di esposizioni e avviato un programma per la costituzione di una Biblioteca d’Arte e di una Pinacoteca d’Arte moderna e contemporanea. Dal 1970 era iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Parallelamente non ha mai trascurato la sua vena letteraria. Ha sempre rivolto i suoi interessi ai maestri storici del Novecento e ai giovani artisti.
Ha curato numerose esposizioni in Italia e all’estero, tra le quali: Man Ray (Torino, 1969; Ferrara, 1972; New York, 1974; Paris, 1974; Venezia, 1976; Milano, 1977; Stuttgard, 1998; Milano, 1998, Lucca, 2009); Arps, Baj, Bellmer, Berman, Chagall, Dalì, de Chirico, Duchamp, Ensor, Max Ernst, Léonor Fini, Folon, Fornasetti, Gauguin, Grosz, Henricot, Maurice Henry, Isgrò, Allen Jones, Kostabi, Livadiotti, Maccari, Magritte, Manzù, André Masson, Matta, Mirò, Modica, Nespolo, Meret Oppenheim, Severino, Sutherland, Tancredi, Theimer, Tobey, Tommasi Ferroni, Veronesi, Vacchi, Warhol, Zigana, Zattini.
Si è spento a Torino il 18 luglio 2020, all’età di 93 anni.

Roberto Gianoglio, conosciuto come Janus, una delle penne più sagaci della critica d’arte, era nato il 29 aprile del 1927.
Giornalista, storico e critico dell’arte, ha collaborato per molti anni alle pagine culturali del quotidiano «La Gazzetta del Popolo» e a quelle del mensile «Nuova Società», dove si è occupato anche di critica cinematografica. Ha scritto su varie riviste, tra cui «Pianeta», «Il Caffè», «Graphie», il «Grandevetro», «L’Oracolo», «Arte In». Ha diretto le riviste d’arte: «Quinta Parete» di Torino, «Arte Illustrata» di Torino, «Quaderni d’Arte» della Valle d’Aosta. Dal 1986 al 1995 è stato responsabile dei programmi culturali della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, dove ha curato un centinaio di esposizioni e avviato un programma per la costituzione di una Biblioteca d’Arte e di una Pinacoteca d’Arte moderna e contemporanea. Dal 1970 era iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Parallelamente non ha mai trascurato la sua vena letteraria. Ha sempre rivolto i suoi interessi ai maestri storici del Novecento e ai giovani artisti.
Ha curato numerose esposizioni in Italia e all’estero, tra le quali: Man Ray (Torino, 1969; Ferrara, 1972; New York, 1974; Paris, 1974; Venezia, 1976; Milano, 1977; Stuttgard, 1998; Milano, 1998, Lucca, 2009); Arps, Baj, Bellmer, Berman, Chagall, Dalì, de Chirico, Duchamp, Ensor, Max Ernst, Léonor Fini, Folon, Fornasetti, Gauguin, Grosz, Henricot, Maurice Henry, Isgrò, Allen Jones, Kostabi, Livadiotti, Maccari, Magritte, Manzù, André Masson, Matta, Mirò, Modica, Nespolo, Meret Oppenheim, Severino, Sutherland, Tancredi, Theimer, Tobey, Tommasi Ferroni, Veronesi, Vacchi, Warhol, Zigana, Zattini.
Si è spento a Torino il 18 luglio 2020, all’età di 93 anni.

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