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Stefania Ricci

Stefania Ricci

Laureata in Lettere con indirizzo in Storia dell’Arte presso l’Università di Firenze, nel 1984 inizia a collaborare con la Galleria del Costume di Palazzo Pitti e con Pitti Immagine, curando la realizzazione di alcune mostre e cataloghi come La Sala Bianca: nascita della moda italiana (Electa) nel 1992, e nel 1996, in occasione della Biennale d’Arte e Moda a Firenze, della mostra Emilio Pucci (Skira).
Nel 1985 cura la prima mostra retrospettiva su Salvatore Ferragamo a Palazzo Strozzi a Firenze e le sue diverse tappe al Victoria and Albert Museum di Londra (1987), al Los Angeles County Museum (1992), alla Sogetsu Kai Foundation a Tokyo (1998) e al Museo del Palacio des Bellas Artes di Città del Messico (2006) iniziando a organizzare l’archivio dell’azienda.
Dal 1995 è direttore del Museo Salvatore Ferragamo e responsabile degli eventi culturali nel mondo; da allora ha curato tutte le mostre organizzate dal museo e i relativi cataloghi, tra cui si ricordano Audrey Hepburn. Una donna, lo stile (Leonardo Arte) nel 1999, Evolving Legend Salvatore Ferragamo 1928-2008 (Skira, 2009), Greta Garbo. Il mistero dello stile (Skira, 2010), Marilyn (Skira, 2012), Il calzolaio prodigioso (Skira, 2013), Equilibrium (Skira, 2014), Un Palazzo e la Città (Skira, 2015), Tra Arte e Moda (Mandragora, 2016), 1927. Il Ritorno in Italia (Skira, 2017), L’Italia a Hollywood (Skira, 2018), Sustainable Thinking (Electa, 2019).
Nel 2019 è stata nominata membro della Commissione di studio per l’individuazione di politiche pubbliche per la tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione della moda italiana come patrimonio culturale. Dal 2013 è direttore della Fondazione Ferragamo.

Laureata in Lettere con indirizzo in Storia dell’Arte presso l’Università di Firenze, nel 1984 inizia a collaborare con la Galleria del Costume di Palazzo Pitti e con Pitti Immagine, curando la realizzazione di alcune mostre e cataloghi come La Sala Bianca: nascita della moda italiana (Electa) nel 1992, e nel 1996, in occasione della Biennale d’Arte e Moda a Firenze, della mostra Emilio Pucci (Skira).
Nel 1985 cura la prima mostra retrospettiva su Salvatore Ferragamo a Palazzo Strozzi a Firenze e le sue diverse tappe al Victoria and Albert Museum di Londra (1987), al Los Angeles County Museum (1992), alla Sogetsu Kai Foundation a Tokyo (1998) e al Museo del Palacio des Bellas Artes di Città del Messico (2006) iniziando a organizzare l’archivio dell’azienda.
Dal 1995 è direttore del Museo Salvatore Ferragamo e responsabile degli eventi culturali nel mondo; da allora ha curato tutte le mostre organizzate dal museo e i relativi cataloghi, tra cui si ricordano Audrey Hepburn. Una donna, lo stile (Leonardo Arte) nel 1999, Evolving Legend Salvatore Ferragamo 1928-2008 (Skira, 2009), Greta Garbo. Il mistero dello stile (Skira, 2010), Marilyn (Skira, 2012), Il calzolaio prodigioso (Skira, 2013), Equilibrium (Skira, 2014), Un Palazzo e la Città (Skira, 2015), Tra Arte e Moda (Mandragora, 2016), 1927. Il Ritorno in Italia (Skira, 2017), L’Italia a Hollywood (Skira, 2018), Sustainable Thinking (Electa, 2019).
Nel 2019 è stata nominata membro della Commissione di studio per l’individuazione di politiche pubbliche per la tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione della moda italiana come patrimonio culturale. Dal 2013 è direttore della Fondazione Ferragamo.

Libri a cura di Stefania Ricci