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Domenico Giuliotti

Domenico Giuliotti

Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, dove il G. trascorse infanzia e fanciullezza, fino alla morte del padre, avvenuta nel 1894. Madre e figlio si trasferirono allora a Greve in Chianti, nella casa dello zio paterno, Virgilio, regio notaio, che si adoperò perché il G. proseguisse gli studi, iniziati nel 1887 e conclusi solo nel 1900, con una licenza liceale conseguita al terzo tentativo. Gli studi universitari, presso la facoltà di giurisprudenza, prima di Siena e poi di Roma, rimasero invece interrotti.
Su questi anni di studi il G. ha lasciato pagine autobiografiche molto amare, sia perché questi furono gli anni della perdita della fede ("Da cattolico diventai mazziniano, da mazziniano socialista, da socialista anarchico", a padre E. Rosa, 2 dic. 1920, in Lettere agli amici, p. 38), sia perché il mondo chiuso della scuola prima e quello scapestrato dell’università poi mal si conciliavano con le sue ancora confuse aspirazioni al rigore morale e artistico.
I primi tentativi letterari del G. furono tutti poetici e sfociarono nella pubblicazione, a spese dell’autore, della raccolta Ombre d’un’ombra (Città di Castello 1910), che bene esprimeva lo stato d’animo di cupo pessimismo dello scrittore in quegli anni (cfr. A. Tilgher, Ricognizioni, Roma 1924).
Intanto, il 29 nov. 1905, il G. aveva sposato a Siena Zina Vestri, figlia dell’architetto Archimede, con la quale si stabilì a Greve, in casa dello zio Virgilio. Da Greve non si mosse quasi mai: l’eredità paterna e quella dello zio, morto il 1° novembre 1912, unite ai modesti proventi dell’attività letteraria, gli dettero di che vivere, sia pur non agiatamente.
Fecero parte del personaggio G. la vita parca, l’inamovibilità da Greve, l’attività di piccolo possidente di due poderi e le settimanali visite a Firenze il venerdì, giorno di mercato e, più tardi, giorno degli incontri con A. Vallecchi e G. Papini.

Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, dove il G. trascorse infanzia e fanciullezza, fino alla morte del padre, avvenuta nel 1894. Madre e figlio si trasferirono allora a Greve in Chianti, nella casa dello zio paterno, Virgilio, regio notaio, che si adoperò perché il G. proseguisse gli studi, iniziati nel 1887 e conclusi solo nel 1900, con una licenza liceale conseguita al terzo tentativo. Gli studi universitari, presso la facoltà di giurisprudenza, prima di Siena e poi di Roma, rimasero invece interrotti.
Su questi anni di studi il G. ha lasciato pagine autobiografiche molto amare, sia perché questi furono gli anni della perdita della fede ("Da cattolico diventai mazziniano, da mazziniano socialista, da socialista anarchico", a padre E. Rosa, 2 dic. 1920, in Lettere agli amici, p. 38), sia perché il mondo chiuso della scuola prima e quello scapestrato dell’università poi mal si conciliavano con le sue ancora confuse aspirazioni al rigore morale e artistico.
I primi tentativi letterari del G. furono tutti poetici e sfociarono nella pubblicazione, a spese dell’autore, della raccolta Ombre d’un’ombra (Città di Castello 1910), che bene esprimeva lo stato d’animo di cupo pessimismo dello scrittore in quegli anni (cfr. A. Tilgher, Ricognizioni, Roma 1924).
Intanto, il 29 nov. 1905, il G. aveva sposato a Siena Zina Vestri, figlia dell’architetto Archimede, con la quale si stabilì a Greve, in casa dello zio Virgilio. Da Greve non si mosse quasi mai: l’eredità paterna e quella dello zio, morto il 1° novembre 1912, unite ai modesti proventi dell’attività letteraria, gli dettero di che vivere, sia pur non agiatamente.
Fecero parte del personaggio G. la vita parca, l’inamovibilità da Greve, l’attività di piccolo possidente di due poderi e le settimanali visite a Firenze il venerdì, giorno di mercato e, più tardi, giorno degli incontri con A. Vallecchi e G. Papini.

Libri scritti da Domenico Giuliotti