Luca Londi nasce a Firenze nel 1957 ma abita a Montelupo,
ridente paesino di provincia sulla vecchia strada che portava i fiorentini al
mare. In realtà la statale 67 è la route 66 de noartri, parte da Marina di Pisa
e arriva a Ravenna, ha solo un numero in più e molti chilometri in meno della sorella
americana.
È figlio di un ceramista, come la metà dei montelupini. L’altra metà viene da
Scandicci, convinti che Montelupo sia in campagna.
Fa il pubblicitario: l’ha sempre fatto, continua a farlo ma non chiedetegli il
perché.
Ama la parola, la musica, la fotografia, e a volte le confonde tra loro,
convinto che poi in fondo siano tre modi differenti di raccontare la vita. Adora
anche l’arte, l’architettura e la ceramica, ma più per parentela che per altro.
Scrive poco, raramente, cose brevi.
Nell’ultimo anno questa biografia è il suo scritto più lungo.
Luca Londi nasce a Firenze nel 1957 ma abita a Montelupo,
ridente paesino di provincia sulla vecchia strada che portava i fiorentini al
mare. In realtà la statale 67 è la route 66 de noartri, parte da Marina di Pisa
e arriva a Ravenna, ha solo un numero in più e molti chilometri in meno della sorella
americana.
È figlio di un ceramista, come la metà dei montelupini. L’altra metà viene da
Scandicci, convinti che Montelupo sia in campagna.
Fa il pubblicitario: l’ha sempre fatto, continua a farlo ma non chiedetegli il
perché.
Ama la parola, la musica, la fotografia, e a volte le confonde tra loro,
convinto che poi in fondo siano tre modi differenti di raccontare la vita. Adora
anche l’arte, l’architettura e la ceramica, ma più per parentela che per altro.
Scrive poco, raramente, cose brevi.
Nell’ultimo anno questa biografia è il suo scritto più lungo.