Enzo Tayar è nato a Firenze il 24 novembre 1922 da padre maltese e madre bolognese. Il minore di tre figli, ebbe un’infanzia serena e relativamente agiata. Sopravvissuto con tutta la famiglia al triste periodo delle persecuzioni antisemite, insieme al fratello Franco inizia a Firenze nel 1946 l’attività di buyer, sotto la guida del padre. Insieme daranno un forte impulso a quel lavoro di esportazione, divenendo tra i più importanti operatori in Italia. Enzo Tayar si è prodigato nell’organizzare numerose iniziative a livello nazionale per incrementare l’esportazione dei prodotti italiani. Fra queste, la creazione dell’ALFA FUND, assieme agli amici Emilio Pucci e Giuseppe Fantacci, che servì a finanziare prestiti per vari milioni di dollari a favore degli artigiani fiorentini danneggiati dall’alluvione del 1966. A oltre mezzo secolo dai fatti narrati, nel 2001, Enzo Tayar decide di pubblicare il suo unico sforzo letterario, ovvero le memorie dell’anno 1943, aggiungendo la sua testimonianza su uno dei periodi più neri della storia. Nel 2016, tre anni dopo la sua morte, si renderà necessaria una nuova edizione, riveduta e aggiornata.
Enzo Tayar è nato a Firenze il 24 novembre 1922 da padre maltese e madre bolognese. Il minore di tre figli, ebbe un’infanzia serena e relativamente agiata. Sopravvissuto con tutta la famiglia al triste periodo delle persecuzioni antisemite, insieme al fratello Franco inizia a Firenze nel 1946 l’attività di buyer, sotto la guida del padre. Insieme daranno un forte impulso a quel lavoro di esportazione, divenendo tra i più importanti operatori in Italia. Enzo Tayar si è prodigato nell’organizzare numerose iniziative a livello nazionale per incrementare l’esportazione dei prodotti italiani. Fra queste, la creazione dell’ALFA FUND, assieme agli amici Emilio Pucci e Giuseppe Fantacci, che servì a finanziare prestiti per vari milioni di dollari a favore degli artigiani fiorentini danneggiati dall’alluvione del 1966. A oltre mezzo secolo dai fatti narrati, nel 2001, Enzo Tayar decide di pubblicare il suo unico sforzo letterario, ovvero le memorie dell’anno 1943, aggiungendo la sua testimonianza su uno dei periodi più neri della storia. Nel 2016, tre anni dopo la sua morte, si renderà necessaria una nuova edizione, riveduta e aggiornata.