Figlio dell’italianista Giuseppe De Robertis, laureatosi a Firenze con Mario Casella, è divenuto libero docente di Letteratura italiana nel 1956. Titolare della cattedra a partire dal 1963, ha insegnato alle Università di Pavia e di Firenze. Collaboratore del «Giornale storico della letteratura italiana» e degli «Studi danteschi», è direttore degli «Studi di filologia italiana». Fine studioso, il suo severo metodo filologico è comunque aperto ai problemi della critica letteraria soprattutto dal punto di vista stilistico. Devono essere ricordati i suoi lavori su Dante e sulla letteratura tre-quattrocentesca, fra cui:
Il libro della “Vita Nuova” (1961);
Storia del “Morgante” (1958);
Editi e rari. Studi sulla tradizione letteraria fra Tre e Cinquecento (1978). Ha inoltre curato molte edizioni di testi, fra cui le
Opere minori di Dante, in collaborazione con Gianfranco Contini e Cesare Vasoli (1979 e 1989). Nal 2011 è deceduto all’età di 90 anni.
(fonte: italica.rai.it)
Figlio dell’italianista Giuseppe De Robertis, laureatosi a Firenze con Mario Casella, è divenuto libero docente di Letteratura italiana nel 1956. Titolare della cattedra a partire dal 1963, ha insegnato alle Università di Pavia e di Firenze. Collaboratore del «Giornale storico della letteratura italiana» e degli «Studi danteschi», è direttore degli «Studi di filologia italiana». Fine studioso, il suo severo metodo filologico è comunque aperto ai problemi della critica letteraria soprattutto dal punto di vista stilistico. Devono essere ricordati i suoi lavori su Dante e sulla letteratura tre-quattrocentesca, fra cui:
Il libro della “Vita Nuova” (1961);
Storia del “Morgante” (1958);
Editi e rari. Studi sulla tradizione letteraria fra Tre e Cinquecento (1978). Ha inoltre curato molte edizioni di testi, fra cui le
Opere minori di Dante, in collaborazione con Gianfranco Contini e Cesare Vasoli (1979 e 1989). Nal 2011 è deceduto all’età di 90 anni.
(fonte: italica.rai.it)