Carlo Cantini inizia giovanissimo ad interessarsi alla fotografia. Formatosi professionalmente a contatto di studi e laboratori fotografici, opera nel campo dell’editoria d’arte e nello still life. Dai primi anni Settanta conduce una ricerca personale stimolata dal confronto e dalla collaborazione con gli artisti tra i quali Bagnoli, Burri, Ceroli, Salvadori. Interprete sottile di mutazioni artistiche rinnova via via la propria visione. Dopo le immagini riprese in bianco e nero di ambienti silenti e minimali, scaturite in clima concettuale, sul finire degli anni Settanta si riappropria del colore dando corpo alla propria immaginazione ispirandosi al mito e ai temi del passato. Gli ultimi lavori, quali le riprese degli ambienti di Villa Romana a Firenze (1999), presentano forme più rarefatte come filtrate da un’osservazione lenta ed incantata. Realizza anche gli apparati fotografici di numerose pubblicazioni d’arte delle quali ricordiamo le suggestive interpretazioni dell’opera di Burri, di Bagnoli, di Salvadori, di Ceroli. A partire dal ’74, oltre a tenere mostre personali, partecipa costantemente a collettive in Italia e all’estero. La sua attività professionale dal ’97 si è estesa all’insegnamento della fotografia di still life che conduce presso corsi professionali istituiti dalla Provincia di Firenze. Un percorso nel tempo – 1970-2000 è la sua ultima mostra, tenutasi al Museo Marino Marini di Firenze nel 2002.
Carlo Cantini inizia giovanissimo ad interessarsi alla fotografia. Formatosi professionalmente a contatto di studi e laboratori fotografici, opera nel campo dell’editoria d’arte e nello still life. Dai primi anni Settanta conduce una ricerca personale stimolata dal confronto e dalla collaborazione con gli artisti tra i quali Bagnoli, Burri, Ceroli, Salvadori. Interprete sottile di mutazioni artistiche rinnova via via la propria visione. Dopo le immagini riprese in bianco e nero di ambienti silenti e minimali, scaturite in clima concettuale, sul finire degli anni Settanta si riappropria del colore dando corpo alla propria immaginazione ispirandosi al mito e ai temi del passato. Gli ultimi lavori, quali le riprese degli ambienti di Villa Romana a Firenze (1999), presentano forme più rarefatte come filtrate da un’osservazione lenta ed incantata. Realizza anche gli apparati fotografici di numerose pubblicazioni d’arte delle quali ricordiamo le suggestive interpretazioni dell’opera di Burri, di Bagnoli, di Salvadori, di Ceroli. A partire dal ’74, oltre a tenere mostre personali, partecipa costantemente a collettive in Italia e all’estero. La sua attività professionale dal ’97 si è estesa all’insegnamento della fotografia di still life che conduce presso corsi professionali istituiti dalla Provincia di Firenze. Un percorso nel tempo – 1970-2000 è la sua ultima mostra, tenutasi al Museo Marino Marini di Firenze nel 2002.