Il cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di
Firenze, è nato il 21 febbraio 1924 a Ronta di Mugello (Firenze). Ha compiuto
gli studi nel Seminario fiorentino dal 1935 al 1947, anno in cui ha ricevuto l’ordinazione
sacerdotale.
Il suo primo incarico pastorale, affidatogli dal Cardinale Elia dalla Costa, è
stato quello di Vicario cooperatore di don Giulio Facibeni, il pievano di
Rifredi, fondatore dell’opera della Divina Provvidenza “Madonnina del Grappa”.
La permanenza a Rifredi lo ha messo, giovanissimo sacerdote nei primi anni del
dopoguerra, dinanzi ai gravi problemi di una vasta e complessa comunità
parrocchiale, nella periferia industriale di Firenze, che si stava sviluppando
e strutturando intorno a due grandi fabbriche.
Nell’ottobre 1948, veniva chiamato a assumere un incarico che avrebbe segnato
profondamente la sua vita di educatore e di pastore: a fianco di don Enrico
Bartoletti, per dodici anni, come vice-rettore del Seminario minore. Sono stati
gli anni di Giorgio La Pira, di Nicola Pistelli, di don Raffaello Bensi, gli
anni intensi e fecondi del pre-concilio.
Dopo il trasferimento a Lucca di monsignor Bartoletti, nel 1960 è stato
nominato preposto di Castelfiorentino, un grande centro dell’estrema periferia
dell’Arcidiocesi, ai confini con Volterra e Siena, con una lunga tradizione di
vigoroso impegno politico fortemente ideologizzato, dove, nell’immediato
dopo-guerra, tensioni violente e un risorgente anticlericalismo avevano
provocato lacerazioni profonde nel tessuto sociale e religioso. Proseguendo l’opera
di recupero e di pacificazione iniziata dal suo predecessore, monsignor
Giovanni Bianchi, che fu poi Vescovo di Pescia, ha gettato le basi per una
rispettosa e feconda collaborazione. Soprattutto, però, ha sensibilizzato la
comunità ecclesiale alla assunzione delle sue responsabilità. Nasceva così nell’Arcidiocesi
il primo esperimento di conduzione pastorale comunitaria: il primo consiglio
pastorale parrocchiale che si occupasse non solo di problemi pastorali
specifici, ma anche di quelli amministrativi.
Nel 1979, il Cardinale Giovanni Benelli, Arcivescovo di Firenze, lo chiamava
nella Curia Arcidiocesana, affidandogli l’incarico di pro-vicario e poi di vicario
generale.
Il 28 maggio 1982 veniva eletto alla Chiesa titolare di Tubune di Mauritania e
nominato nel contempo vescovo ausiliare. Già in precedenza era stato a fianco
del cardinal Benelli nelle visite pastorali: un’esperienza ‘ripensata’ e messa
in atto con criteri radicalmente nuovi rispetto anche ad un recente passato,
che si preoccupava soprattutto di riproporre un sforzo congiunto di
evangelizzazione, promuovendo i laici e favorendo o recuperando la loro
specifica missionarietà.
La morte improvvisa del cardinal Benelli, avvenuta nell’autunno 1982, lo ha
portato ad assumere, praticamente, il governo pastorale dell’Arcidiocesi e il
18 marzo 1983 Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo di Firenze. Arcivescovo
emerito di Firenze dal 21 marzo 2001, il cardinale Piovanelli è deceduto il 9
luglio 2016 al Convitto Ecclesiastico di Firenze.
Il cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di
Firenze, è nato il 21 febbraio 1924 a Ronta di Mugello (Firenze). Ha compiuto
gli studi nel Seminario fiorentino dal 1935 al 1947, anno in cui ha ricevuto l’ordinazione
sacerdotale.
Il suo primo incarico pastorale, affidatogli dal Cardinale Elia dalla Costa, è
stato quello di Vicario cooperatore di don Giulio Facibeni, il pievano di
Rifredi, fondatore dell’opera della Divina Provvidenza “Madonnina del Grappa”.
La permanenza a Rifredi lo ha messo, giovanissimo sacerdote nei primi anni del
dopoguerra, dinanzi ai gravi problemi di una vasta e complessa comunità
parrocchiale, nella periferia industriale di Firenze, che si stava sviluppando
e strutturando intorno a due grandi fabbriche.
Nell’ottobre 1948, veniva chiamato a assumere un incarico che avrebbe segnato
profondamente la sua vita di educatore e di pastore: a fianco di don Enrico
Bartoletti, per dodici anni, come vice-rettore del Seminario minore. Sono stati
gli anni di Giorgio La Pira, di Nicola Pistelli, di don Raffaello Bensi, gli
anni intensi e fecondi del pre-concilio.
Dopo il trasferimento a Lucca di monsignor Bartoletti, nel 1960 è stato
nominato preposto di Castelfiorentino, un grande centro dell’estrema periferia
dell’Arcidiocesi, ai confini con Volterra e Siena, con una lunga tradizione di
vigoroso impegno politico fortemente ideologizzato, dove, nell’immediato
dopo-guerra, tensioni violente e un risorgente anticlericalismo avevano
provocato lacerazioni profonde nel tessuto sociale e religioso. Proseguendo l’opera
di recupero e di pacificazione iniziata dal suo predecessore, monsignor
Giovanni Bianchi, che fu poi Vescovo di Pescia, ha gettato le basi per una
rispettosa e feconda collaborazione. Soprattutto, però, ha sensibilizzato la
comunità ecclesiale alla assunzione delle sue responsabilità. Nasceva così nell’Arcidiocesi
il primo esperimento di conduzione pastorale comunitaria: il primo consiglio
pastorale parrocchiale che si occupasse non solo di problemi pastorali
specifici, ma anche di quelli amministrativi.
Nel 1979, il Cardinale Giovanni Benelli, Arcivescovo di Firenze, lo chiamava
nella Curia Arcidiocesana, affidandogli l’incarico di pro-vicario e poi di vicario
generale.
Il 28 maggio 1982 veniva eletto alla Chiesa titolare di Tubune di Mauritania e
nominato nel contempo vescovo ausiliare. Già in precedenza era stato a fianco
del cardinal Benelli nelle visite pastorali: un’esperienza ‘ripensata’ e messa
in atto con criteri radicalmente nuovi rispetto anche ad un recente passato,
che si preoccupava soprattutto di riproporre un sforzo congiunto di
evangelizzazione, promuovendo i laici e favorendo o recuperando la loro
specifica missionarietà.
La morte improvvisa del cardinal Benelli, avvenuta nell’autunno 1982, lo ha
portato ad assumere, praticamente, il governo pastorale dell’Arcidiocesi e il
18 marzo 1983 Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo di Firenze. Arcivescovo
emerito di Firenze dal 21 marzo 2001, il cardinale Piovanelli è deceduto il 9
luglio 2016 al Convitto Ecclesiastico di Firenze.