Renzo Raddi nasce a Firenze nel 1923. Comincia molto presto a coltivare interessi letterari e, tra questi, si dedica ad una particolare forma di poesia, quella che fa da traino alle canzoni. Iscritto alla S.I.A.E. fin dal 1947, ha collaborato da sempre alla realizzazione di musica leggera quale autore di versi. Nel 1955 esce il libro in cui spiega la tecnica del suo lavoro: Come diventare autore di canzoni. Ha scritto testi teatrali in vernacolo fiorentino come La Contessa è servita, I’ Cugino di campagna e I’ Dottorino, dando sfogo alla vena satirica, da sempre prediletta. Ha avuto numerose segnalazioni a concorsi nazionali di poesia. Nel 1976 ha dato alle stampe il divertente glossario A Firenze si parla così, con il quale ha voluto rilanciare l’arguta e sobria parlata della gente fiorentina. Nel 1978 pubblica una raccolta di poesie in vernacolo fiorentino, Fiorentini si nasce, mostrando un’originale predisposizione per l’invettiva bonaria e cogliendo con vivacità tutta toscana alcuni aspetti ridicoli del comportamento umano. Muore a Firenze nel 1988 dopo una breve malattia e dopo aver portato a termine un’altra raccolta di “modi di dire” fiorentini.
Renzo Raddi nasce a Firenze nel 1923. Comincia molto presto a coltivare interessi letterari e, tra questi, si dedica ad una particolare forma di poesia, quella che fa da traino alle canzoni. Iscritto alla S.I.A.E. fin dal 1947, ha collaborato da sempre alla realizzazione di musica leggera quale autore di versi. Nel 1955 esce il libro in cui spiega la tecnica del suo lavoro: Come diventare autore di canzoni. Ha scritto testi teatrali in vernacolo fiorentino come La Contessa è servita, I’ Cugino di campagna e I’ Dottorino, dando sfogo alla vena satirica, da sempre prediletta. Ha avuto numerose segnalazioni a concorsi nazionali di poesia. Nel 1976 ha dato alle stampe il divertente glossario A Firenze si parla così, con il quale ha voluto rilanciare l’arguta e sobria parlata della gente fiorentina. Nel 1978 pubblica una raccolta di poesie in vernacolo fiorentino, Fiorentini si nasce, mostrando un’originale predisposizione per l’invettiva bonaria e cogliendo con vivacità tutta toscana alcuni aspetti ridicoli del comportamento umano. Muore a Firenze nel 1988 dopo una breve malattia e dopo aver portato a termine un’altra raccolta di “modi di dire” fiorentini.