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Vincenzo Ricasoli

Vincenzo Ricasoli

Vincenzo Ricasoli nacque a Firenze il 13 febbraio 1814. Terzogenito del barone Luigi Ricasoli e di Elisabetta Peruzzi, subì l’influenza e il carattere determinato del fratello primogenito Bettino, che avrebbe lasciato un’impronta marcata nella storia della loro famiglia e dell’Italia. Condivise con lui le passioni per la vita politica, l’impegno civile, l’agricoltura, la botanica e le scienze. lavorarono insieme al patrimonio familiare con le tenute in Maremma cercando di svilupparle e farle progredire con le prime macchine meccaniche per la mietitura, prima, quindi con l’introduzione della mezzadria. Fu eletto a Scansano nelle elezioni del 1861 e nel 1866 era colonnello di Stato maggiore nell’esercito del Regno nella battaglia di Custoza. Sviluppò i suoi interessi botanici fino a pubblicare degli scritti, nonché a impiantare nel 1869 alla Casabianca di Porto Ercole, primo in Italia, un giardino di “acclimatazione” o orto botanico come diremmo oggi, che dopo venti anni contava 1860 specie diverse. Nel 1881 fu nominato senatore del Regno per la XIV legislatura e durante tutta la vita ebbe un intenso scambio epistolare col fratello sulla vita politica e sulle vicende familiari, segno di un legame profondo. Morì a Porto Ercole il 20 giugno 1891.

Vincenzo Ricasoli nacque a Firenze il 13 febbraio 1814. Terzogenito del barone Luigi Ricasoli e di Elisabetta Peruzzi, subì l’influenza e il carattere determinato del fratello primogenito Bettino, che avrebbe lasciato un’impronta marcata nella storia della loro famiglia e dell’Italia. Condivise con lui le passioni per la vita politica, l’impegno civile, l’agricoltura, la botanica e le scienze. lavorarono insieme al patrimonio familiare con le tenute in Maremma cercando di svilupparle e farle progredire con le prime macchine meccaniche per la mietitura, prima, quindi con l’introduzione della mezzadria. Fu eletto a Scansano nelle elezioni del 1861 e nel 1866 era colonnello di Stato maggiore nell’esercito del Regno nella battaglia di Custoza. Sviluppò i suoi interessi botanici fino a pubblicare degli scritti, nonché a impiantare nel 1869 alla Casabianca di Porto Ercole, primo in Italia, un giardino di “acclimatazione” o orto botanico come diremmo oggi, che dopo venti anni contava 1860 specie diverse. Nel 1881 fu nominato senatore del Regno per la XIV legislatura e durante tutta la vita ebbe un intenso scambio epistolare col fratello sulla vita politica e sulle vicende familiari, segno di un legame profondo. Morì a Porto Ercole il 20 giugno 1891.

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