Bartolomeo Ammannati (1511-1592), formatosi a Firenze con
Baccio Bandinelli, intorno al 1530 si recò a Venezia, dove collaborò con Jacopo
Sansovino alla decorazione della Libreria di San Marco (1537). Nel 1550 si
trasferì a Roma per eseguire le tombe di Antonio e Fabiano del Monte in San
Pietro in Montorio. Con Vasari e per papa Giulio III del Monte lavorò poi al
ninfeo di Villa Giulia, costruendo fontane e grotte, secondo un gusto tipico
del manierismo.
Ritornato a Firenze nel 1555, venne nominato artista
ufficiale della corte di Cosimo I de’ Medici contribuendo alla vivace stagione
artistica sviluppata intorno alla corte medicea e finalizzata alla celebrazione
del potere di Cosimo I. Da quell’anno pose mano a una grande fontana per il
salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio poi smembrata e ora conservata al
Bargello e completò, su disegni di Michelangelo, il vestibolo della Biblioteca
Laurenziana. Nel 1563 Cosimo I de’ Medici fondò l’Accademia e Compagnia
dell’Arte del Disegno di cui l’Ammannati fu eletto membro, e fu sempre Cosimo I
a commissionargli lavori di ampliamento di Palazzo Pitti di cui disegnò la
vasta corte con ordine tripartito e l’ampliamento dei giardini retrostanti. Nel
1559 vinse il concorso per la fontana del Nettuno in piazza della Signoria,
grazie all’aiuto di Eleonora di Toledo, e scolpì quindi il cosiddetto
“Biancone” che la sormonta.
Sua opera romana tarda è la realizzazione del Collegio
Romano per la Compagnia di Gesù, cui Ammannati si era spiritualmente legato. Oggi,
è sepolto nella chiesa di San Giovannino degli Scolopi a Firenze.
Bartolomeo
Ammannati (1511-1592) was trained in Florence with Baccio Bandinelli, around
1530 he went to Venice, where he collaborated with Jacopo Sansovino on the
decoration of the Library of San Marco (1537). In 1550 he moves to Rome to
perform the tombs of Antonio and Fabiano del Monte in San Pietro in Montorio.
With Vasari and for Pope Julius III del Monte he then worked on the nymphaeum
of Villa Giulia, building fountains and caves, according to a taste typical of
Mannerism.
Returned to
Florence in 1555, was appointed official artist of the court of Cosimo I de'
Medici contributing to the lively artistic season developed around the Medici
court and aimed at the celebration of the power of Cosimo I. From that year he
set his hand to a large fountain for the Salone dei Cinquecento in Palazzo
Vecchio then dismembered and now preserved at the Bargello and completed, on
drawings by Michelangelo, the vestibule of the Laurentian Library. In 1563
Cosimo I de' Medici founded the Accademia e Compagnia dell'Arte del Disegno of
which Ammannati was elected a member, and it was always Cosimo I who
commissioned him to enlarge the Pitti Palace of which he designed the vast
court with tripartite order and the extension of the gardens behind. In 1559 he
won the competition for the fountain of Neptune in Piazza della Signoria,
thanks to the help of Eleonora di Toledo, and then sculpted the so-called
"Biancone" that surmounted it.
His late
Roman work was the realization of the Roman College for the Society of Jesus,
to which Ammannati had been spiritually linked. He is now buried in the church
of San Giovannino degli Scolopi in Florence.