Nasce a Milano nel 1920. A vent’anni è costretto dalle leggi razziali a emigrare in Svizzera, dove inizia ad appassionarsi alla letteratura tedesca dal Medioevo al Novecento. Tornato in Italia, si laurea nel 1946 in filosofia estetica con una tesi su Ernest Jünger. Inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi, traducendo i testi del filosofo ungherese György Lukács. Pubblica interventi critici sull’opera di Theodor Lessing, Thomas Mann e Friedrich Dürrenmatt, e ancora sul teatro di Brecht, il drammaturgo che Cases definisce “uno dei grandi fabbri del parlare tedesco del Novecento”. La sua attività di docente universitario lo porta a insegnare a Pavia e Torino, dove tiene seminari frequentatissimi. È ricordato come uno dei maggiori germanisti italiani, e i suoi interventi sui grandi del pensiero tedesco sono stati raccolti nel volume Saggi e note di Letteratura Tedesca, pubblicato anche in Germania.
Nasce a Milano nel 1920. A vent’anni è costretto dalle leggi razziali a emigrare in Svizzera, dove inizia ad appassionarsi alla letteratura tedesca dal Medioevo al Novecento. Tornato in Italia, si laurea nel 1946 in filosofia estetica con una tesi su Ernest Jünger. Inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi, traducendo i testi del filosofo ungherese György Lukács. Pubblica interventi critici sull’opera di Theodor Lessing, Thomas Mann e Friedrich Dürrenmatt, e ancora sul teatro di Brecht, il drammaturgo che Cases definisce “uno dei grandi fabbri del parlare tedesco del Novecento”. La sua attività di docente universitario lo porta a insegnare a Pavia e Torino, dove tiene seminari frequentatissimi. È ricordato come uno dei maggiori germanisti italiani, e i suoi interventi sui grandi del pensiero tedesco sono stati raccolti nel volume Saggi e note di Letteratura Tedesca, pubblicato anche in Germania.