Nel 1946 il giovane architetto Guido Morozzi fu incaricato dal soprintendente ai monumenti Giovanni Poggi di dirigere la “sezione speciale per l’esecuzione dei lavori agli edifici monumentali” di Firenze. L’importanza dell’azione di Morozzi venne poi ufficializzata, al ministero Pubblica Istruzione, dal soprintendente Poggi che ne sottolineò “matura competenza ed esperienza tecnica… grande capacità di lavoro… il tutto potenziato da un silenzioso ma profondamente sentito entusiasmo e dall’intima consapevolezza del lavoro da compiere”.
Morozzi, scomparso nel 2002, fu poi chiamato a dirigere la Soprintendenza: lo fece dal febbraio 1964 al marzo 1973 legando il suo nome anche ai cantieri seguiti all’alluvione che colpì Firenze il 4 novembre 1966.
Nel 1946 il giovane architetto Guido Morozzi fu incaricato dal soprintendente ai monumenti Giovanni Poggi di dirigere la “sezione speciale per l’esecuzione dei lavori agli edifici monumentali” di Firenze. L’importanza dell’azione di Morozzi venne poi ufficializzata, al ministero Pubblica Istruzione, dal soprintendente Poggi che ne sottolineò “matura competenza ed esperienza tecnica… grande capacità di lavoro… il tutto potenziato da un silenzioso ma profondamente sentito entusiasmo e dall’intima consapevolezza del lavoro da compiere”.
Morozzi, scomparso nel 2002, fu poi chiamato a dirigere la Soprintendenza: lo fece dal febbraio 1964 al marzo 1973 legando il suo nome anche ai cantieri seguiti all’alluvione che colpì Firenze il 4 novembre 1966.