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Lorenzo Viani

Lorenzo Viani

Lorenzo Viani nasce nel 1882 a Viareggio, dove trascorre gli anni dell’infanzia.
Frequenta la scuola elementare solo fino alla terza classe a causa anche del temperamento indomabile.
Nel 1893 inizia a lavorare nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, dove resta come garzone per diversi anni, formandosi in una maniera del tutto personale e indipendente da qualsiasi schema, fino a quando non conosce, proprio nella bottega del Puccini, il pittore Plinio Nomellini che lo incoraggia a iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Lucca, dove frequenta più o meno tre anni di lezioni, dal 1900 al 1903 e dove conosce anche Moses Levy. Ma gli anni lucchesi sono anche assegnati alla politica, insieme ad un gruppo di anarchici Lorenzo conosce anche l’arresto ed il carcere. Nel 1904 Viani viene ammesso alla scuola libera del nudo dell’Accademia di Belle Arti e contemporaneamente frequenta anche lo studio del pittore Giovanni Fattori. Nel 1907 soggiorna per qualche mese a Genova e partecipa anche alla Biennale di Venezia, esponendo alcuni disegni. Questo è anche il periodo del primo soggiorno a Parigi dove resta più o meno un anno (gennaio 1908, primavera 1909), viaggio a lungo desiderato che però si rivela denso di difficoltà economiche e di solitudine, ma comunque positivo per le esperienze fatte e per i personaggi artistici conosciuti. Gli anni che vanno dal 1911 al 1915 sono ricchi di lavoro e di viaggi in occasione delle mostre personali in tutt’Italia. Nel 1916 è richiamato per la guerra poi congedato nel 1919; in questi tre anni continua incessantemente a disegnare, dipingere ed illustrare. Il 2 marzo del 1919 si sposa con Giulia Giorgetti e si trasferisce a Montecatini, dove la moglie lavorava come maestra elementare. Vi resta per circa due anni e poi ritorna a Viareggio.
Dal 1920 al 1922 riprendono assiduamente le esposizioni a Bologna, a Lucca, a Roma e la sua attività di scrittore, dedicandosi anche, fino all’inaugurazione nel luglio del 1927, al Monumento ai caduti di Viareggio. Nel 1924 si stabilisce a Fossa dell’Abate (odierno Lido di Camaiore) e nell’anno successivo gli nasce il figlio Franco, successivamente riparte per un altro soggiorno parigino. Nel 1928 hanno inizio i primi attacchi di asma, malattia che purtroppo, con alti e bassi, non lo abbandonerà più. Questo è comunque un momento felice della sua carriera: è diventato un artista conosciuto in tutta Italia e le sue esposizioni sono luogo di incontro irrinunciabile per un pubblico colto e internazionale.
Nel 1933 a causa dell’aggravarsi della malattia è costretto a un lungo ricovero presso l’ospedale psichiatrico di Nozzano, in provincia di Lucca. La sua attività in questi mesi bui di sofferenza non si interrompe, ma anzi una numerosa produzione di disegni testimonia questo periodo: i malati di mente attraggono Viani alla stessa maniera di quanto lo attraevano i derelitti di Viareggio.
Colpito da un forte attacco d’asma, Viani muore il 2 novembre di quello stesso anno.

Lorenzo Viani nasce nel 1882 a Viareggio, dove trascorre gli anni dell’infanzia.
Frequenta la scuola elementare solo fino alla terza classe a causa anche del temperamento indomabile.
Nel 1893 inizia a lavorare nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, dove resta come garzone per diversi anni, formandosi in una maniera del tutto personale e indipendente da qualsiasi schema, fino a quando non conosce, proprio nella bottega del Puccini, il pittore Plinio Nomellini che lo incoraggia a iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Lucca, dove frequenta più o meno tre anni di lezioni, dal 1900 al 1903 e dove conosce anche Moses Levy. Ma gli anni lucchesi sono anche assegnati alla politica, insieme ad un gruppo di anarchici Lorenzo conosce anche l’arresto ed il carcere. Nel 1904 Viani viene ammesso alla scuola libera del nudo dell’Accademia di Belle Arti e contemporaneamente frequenta anche lo studio del pittore Giovanni Fattori. Nel 1907 soggiorna per qualche mese a Genova e partecipa anche alla Biennale di Venezia, esponendo alcuni disegni. Questo è anche il periodo del primo soggiorno a Parigi dove resta più o meno un anno (gennaio 1908, primavera 1909), viaggio a lungo desiderato che però si rivela denso di difficoltà economiche e di solitudine, ma comunque positivo per le esperienze fatte e per i personaggi artistici conosciuti. Gli anni che vanno dal 1911 al 1915 sono ricchi di lavoro e di viaggi in occasione delle mostre personali in tutt’Italia. Nel 1916 è richiamato per la guerra poi congedato nel 1919; in questi tre anni continua incessantemente a disegnare, dipingere ed illustrare. Il 2 marzo del 1919 si sposa con Giulia Giorgetti e si trasferisce a Montecatini, dove la moglie lavorava come maestra elementare. Vi resta per circa due anni e poi ritorna a Viareggio.
Dal 1920 al 1922 riprendono assiduamente le esposizioni a Bologna, a Lucca, a Roma e la sua attività di scrittore, dedicandosi anche, fino all’inaugurazione nel luglio del 1927, al Monumento ai caduti di Viareggio. Nel 1924 si stabilisce a Fossa dell’Abate (odierno Lido di Camaiore) e nell’anno successivo gli nasce il figlio Franco, successivamente riparte per un altro soggiorno parigino. Nel 1928 hanno inizio i primi attacchi di asma, malattia che purtroppo, con alti e bassi, non lo abbandonerà più. Questo è comunque un momento felice della sua carriera: è diventato un artista conosciuto in tutta Italia e le sue esposizioni sono luogo di incontro irrinunciabile per un pubblico colto e internazionale.
Nel 1933 a causa dell’aggravarsi della malattia è costretto a un lungo ricovero presso l’ospedale psichiatrico di Nozzano, in provincia di Lucca. La sua attività in questi mesi bui di sofferenza non si interrompe, ma anzi una numerosa produzione di disegni testimonia questo periodo: i malati di mente attraggono Viani alla stessa maniera di quanto lo attraevano i derelitti di Viareggio.
Colpito da un forte attacco d’asma, Viani muore il 2 novembre di quello stesso anno.

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