Giovanni Vettori nasce a Firenze nel 1936.
Dopo un’iniziale formazione presso la scuola “Villaggio artigiano” di Signa,
dal 1950 al 1970 lavora come decoratore in varie manifatture di ceramica della
zona; nella fabbrica Pugi di Ponte a Signa il contatto con Enzo Borgini,
pittore, incisore e ceramista, e con i fratelli Alvaro e Danilo Cartei
favorisce la sua aspirazione alla conoscenza dell’arte in senso più ampio. Dal
1960 Vettori affronta l’esperienza della scultura in legno e in pietra
arenaria, affascinato dall’arte oceanica e africana, ma solo nel corso del
decennio successivo, nel periodo trascorso operando presso la fabbrica
Tempestini, avverrà una svolta decisiva che darà un forte impulso allo sviluppo
della sua personalità artistica. Dopo un periodo di abbandono dell’attività,
l’amico pittore Carlo Marasciuolo favorisce il ritorno di Giovanni Vettori alla
ceramica nel 1986, quando viene chiamato a tenere per un decennio
l’insegnamento di modellazione e decorazione ceramica nei corsi per ceramisti
istituiti dalla Provincia di Firenze. Sono anni importanti per la sua
maturazione artistica in cui l’attività didattica e il contatto con i giovani,
oltre a dare a Vettori fiducia e consapevolezza delle proprie capacità,
costituiscono un forte stimolo per la ricerca personale nell’ambito della
ceramica, senza precludere la possibilità di un’apertura alla pittura e alla
poesia. L’urgenza creativa di Vettori trova nella fabbrica dei fratelli Rosi,
alla fine degli anni novanta, un luogo dove poter liberamente condurre le sue
sperimentazioni e produrre con instancabile attività opere originali, che nel
1997 per la prima volta verranno presentate in una mostra personale, allestita
presso il Comune di Signa.
Ceramiche e sculture di Giovanni Vettori si trovano nel Museo Nazionale della
Ceramica di Faenza, presso gli uffici della Provincia di Firenze, nella sede
del Comune di Signa, a Villa Castelletti e presso il Parco dei Renai a Signa,
nella piazza di San Mauro a Signa, a Torre del Lago Puccini e in numerose
collezioni private.
Giovanni Vettori nasce a Firenze nel 1936.
Dopo un’iniziale formazione presso la scuola “Villaggio artigiano” di Signa,
dal 1950 al 1970 lavora come decoratore in varie manifatture di ceramica della
zona; nella fabbrica Pugi di Ponte a Signa il contatto con Enzo Borgini,
pittore, incisore e ceramista, e con i fratelli Alvaro e Danilo Cartei
favorisce la sua aspirazione alla conoscenza dell’arte in senso più ampio. Dal
1960 Vettori affronta l’esperienza della scultura in legno e in pietra
arenaria, affascinato dall’arte oceanica e africana, ma solo nel corso del
decennio successivo, nel periodo trascorso operando presso la fabbrica
Tempestini, avverrà una svolta decisiva che darà un forte impulso allo sviluppo
della sua personalità artistica. Dopo un periodo di abbandono dell’attività,
l’amico pittore Carlo Marasciuolo favorisce il ritorno di Giovanni Vettori alla
ceramica nel 1986, quando viene chiamato a tenere per un decennio
l’insegnamento di modellazione e decorazione ceramica nei corsi per ceramisti
istituiti dalla Provincia di Firenze. Sono anni importanti per la sua
maturazione artistica in cui l’attività didattica e il contatto con i giovani,
oltre a dare a Vettori fiducia e consapevolezza delle proprie capacità,
costituiscono un forte stimolo per la ricerca personale nell’ambito della
ceramica, senza precludere la possibilità di un’apertura alla pittura e alla
poesia. L’urgenza creativa di Vettori trova nella fabbrica dei fratelli Rosi,
alla fine degli anni novanta, un luogo dove poter liberamente condurre le sue
sperimentazioni e produrre con instancabile attività opere originali, che nel
1997 per la prima volta verranno presentate in una mostra personale, allestita
presso il Comune di Signa.
Ceramiche e sculture di Giovanni Vettori si trovano nel Museo Nazionale della
Ceramica di Faenza, presso gli uffici della Provincia di Firenze, nella sede
del Comune di Signa, a Villa Castelletti e presso il Parco dei Renai a Signa,
nella piazza di San Mauro a Signa, a Torre del Lago Puccini e in numerose
collezioni private.