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Valerio Tesi

Valerio Tesi

Dopo la maturità classica, si laurea in architettura a Firenze, con il massimo dei voti e lode (1990). Nel 1991 vince il concorso per il dottorato di ricerca in storia dell’architettura (1991-1995) e inizia a collaborare con le cattedre di restauro dei monumenti (prof. Francesco Gurrieri) e di storia dell’architettura (prof. Franco Borsi) presso la Facoltà di Architettura di Firenze, dove svolge attività didattica e di ricerca; successivamente consegue una borsa di studio post-dottorato (1996-1997) e un assegno di ricerca in restauro dei monumenti (1999). È stato professore a contratto di storia dell’architettura e di restauro architettonico presso la Facoltà di Architettura di Firenze.
Nel 1999 vince il concorso nazionale per ‘architetto direttore’ presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal 2000 è in servizio presso la Soprintendenza di Arezzo, poi dal 2001 presso quella di Firenze, dove è stato coordinatore per il territorio della Provincia di Pistoia (2004-2018). Attualmente è responsabile dell’area funzionale ‘patrimonio architettonico’, coordinatore dell’ufficio per la città di Firenze, con responsabilità per il quartiere di San Giovanni e per il quartiere 2.
Nella sua attività presso la Soprintendenza di Firenze ha curato come progettista e direttore dei lavori il restauro di vari monumenti, tra cui Palazzo Pitti, la Certosa del Galluzzo, Villa Salviati (Firenze), l’Istituto degli Innocenti, la Grotta degli Animali nel Giardino della Villa Medicea di Castello; a Pistoia, la Basilica dell’Umiltà, il Battistero di San Giovanni in Corte, la Fortezza di Santa Barbara, il fregio ceramico dello Spedale del Ceppo, la Chiesa di San Leone; a Monsummano Terme, la Basilica di Santa Maria della Fontenova; a Serravalle Pistoiese, la Rocca Vecchia e la Torre del Barbarossa. In occasione di ‘Pistoia capitale italiana della cultura 2017’, ha curato l’allestimento della mostra dedicata alla Visitazione di Luca della Robbia nella chiesa di San Leone e l’allestimento del Museo del Ceppo, facendo parte del comitato scientifico del Museo.
È membro del Comitato Italiano ICOMOS (dal 2004).
Nel 2017 il restauro della facciata dell’Istituto degli Innocenti ha ricevuto il Premio Fondazione Marchi.
Nel corso della sua attività ha partecipato a convegni internazionali e nazionali, seminari e tavole rotonde, sui temi del restauro, dell’analisi e della valorizzazione del patrimonio culturale, presentando contributi originali sull’attività di restauro in Italia e all’estero (Francia, Bulgaria, Cina, Nicaragua, Colombia, Brasile), con circa settanta pubblicazioni su questi temi.

Dopo la maturità classica, si laurea in architettura a Firenze, con il massimo dei voti e lode (1990). Nel 1991 vince il concorso per il dottorato di ricerca in storia dell’architettura (1991-1995) e inizia a collaborare con le cattedre di restauro dei monumenti (prof. Francesco Gurrieri) e di storia dell’architettura (prof. Franco Borsi) presso la Facoltà di Architettura di Firenze, dove svolge attività didattica e di ricerca; successivamente consegue una borsa di studio post-dottorato (1996-1997) e un assegno di ricerca in restauro dei monumenti (1999). È stato professore a contratto di storia dell’architettura e di restauro architettonico presso la Facoltà di Architettura di Firenze.
Nel 1999 vince il concorso nazionale per ‘architetto direttore’ presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal 2000 è in servizio presso la Soprintendenza di Arezzo, poi dal 2001 presso quella di Firenze, dove è stato coordinatore per il territorio della Provincia di Pistoia (2004-2018). Attualmente è responsabile dell’area funzionale ‘patrimonio architettonico’, coordinatore dell’ufficio per la città di Firenze, con responsabilità per il quartiere di San Giovanni e per il quartiere 2.
Nella sua attività presso la Soprintendenza di Firenze ha curato come progettista e direttore dei lavori il restauro di vari monumenti, tra cui Palazzo Pitti, la Certosa del Galluzzo, Villa Salviati (Firenze), l’Istituto degli Innocenti, la Grotta degli Animali nel Giardino della Villa Medicea di Castello; a Pistoia, la Basilica dell’Umiltà, il Battistero di San Giovanni in Corte, la Fortezza di Santa Barbara, il fregio ceramico dello Spedale del Ceppo, la Chiesa di San Leone; a Monsummano Terme, la Basilica di Santa Maria della Fontenova; a Serravalle Pistoiese, la Rocca Vecchia e la Torre del Barbarossa. In occasione di ‘Pistoia capitale italiana della cultura 2017’, ha curato l’allestimento della mostra dedicata alla Visitazione di Luca della Robbia nella chiesa di San Leone e l’allestimento del Museo del Ceppo, facendo parte del comitato scientifico del Museo.
È membro del Comitato Italiano ICOMOS (dal 2004).
Nel 2017 il restauro della facciata dell’Istituto degli Innocenti ha ricevuto il Premio Fondazione Marchi.
Nel corso della sua attività ha partecipato a convegni internazionali e nazionali, seminari e tavole rotonde, sui temi del restauro, dell’analisi e della valorizzazione del patrimonio culturale, presentando contributi originali sull’attività di restauro in Italia e all’estero (Francia, Bulgaria, Cina, Nicaragua, Colombia, Brasile), con circa settanta pubblicazioni su questi temi.

Libri scritti da Valerio Tesi

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