Nato nel 1840 nella Roma papalina, rimasto orfano e adottato
da una famiglia devota, Augusto Trionfi (1840-1918) si allontana precocemente
dai precetti religiosi e si avvicina alle idee liberali. Nel 1860 si reca a
Napoli e poi nelle file dell’esercito piemontese partecipa alla repressione del
brigantaggio. Nel 1867 corona il suo sogno garibaldino arruolandosi volontario
per la sfortunata campagna di Mentana.
Le vicende dei suoi primi trent’anni di vita sono al centro del quaderno di
Memorie consegnate nel 1912 al figlio Alceste (1869-1949).
Nato nel 1840 nella Roma papalina, rimasto orfano e adottato
da una famiglia devota, Augusto Trionfi (1840-1918) si allontana precocemente
dai precetti religiosi e si avvicina alle idee liberali. Nel 1860 si reca a
Napoli e poi nelle file dell’esercito piemontese partecipa alla repressione del
brigantaggio. Nel 1867 corona il suo sogno garibaldino arruolandosi volontario
per la sfortunata campagna di Mentana.
Le vicende dei suoi primi trent’anni di vita sono al centro del quaderno di
Memorie consegnate nel 1912 al figlio Alceste (1869-1949).