Cafiero Filippelli nasce a Livorno nel 1889. Segnato da
un’infanzia di tristi vicissitudini, rivela presto una predisposizione per il
disegno e la pittura, incoraggiata da conoscenti e dalle stesse guardie che un
giorno lo avevano sorpreso a disegnare sul marciapiedi. Frequenta la Scuola
d’Arte e Mestieri e, ottenuta la licenza, vince la borsa di studio “Banti”.
Viene così mandato a Firenze a frequentare l’Accademia di Belle Arti e la
Scuola del nudo, dove conosce Giovanni Fattori e Galileo Chini.
Rientrato a Livorno va a lavorare in fabbrica per mantenere la famiglia che nel
frattempo si era formato, ma continua a esprimere le sue doti artistiche. Entra
a far parte del Gruppo Labronico e ama dipingere la campagna toscana e ritrarre
i familiari. Prende parte a importanti rassegne come la Quadriennale di Torino
(1923), la Biennale di Roma (1923) e di Venezia (1926), la Promotrice di Torino
(1926). Fino a tarda età continua la sua attività esponendo con successo in
varie parti d’Italia. Muore a Livorno nel 1973.
Oggi le sue opere si trovano in importanti musei di Roma, Firenze, Torino,
Novara.
Cafiero Filippelli nasce a Livorno nel 1889. Segnato da
un’infanzia di tristi vicissitudini, rivela presto una predisposizione per il
disegno e la pittura, incoraggiata da conoscenti e dalle stesse guardie che un
giorno lo avevano sorpreso a disegnare sul marciapiedi. Frequenta la Scuola
d’Arte e Mestieri e, ottenuta la licenza, vince la borsa di studio “Banti”.
Viene così mandato a Firenze a frequentare l’Accademia di Belle Arti e la
Scuola del nudo, dove conosce Giovanni Fattori e Galileo Chini.
Rientrato a Livorno va a lavorare in fabbrica per mantenere la famiglia che nel
frattempo si era formato, ma continua a esprimere le sue doti artistiche. Entra
a far parte del Gruppo Labronico e ama dipingere la campagna toscana e ritrarre
i familiari. Prende parte a importanti rassegne come la Quadriennale di Torino
(1923), la Biennale di Roma (1923) e di Venezia (1926), la Promotrice di Torino
(1926). Fino a tarda età continua la sua attività esponendo con successo in
varie parti d’Italia. Muore a Livorno nel 1973.
Oggi le sue opere si trovano in importanti musei di Roma, Firenze, Torino,
Novara.